I dettagli
LECCE – Mercoledì 25 aprile il Comune di Lecce – assessorato ai Diritti Civili organizza ai Cantieri Teatrali Koreja una serata di musica, arte e poesia in occasione della Festa della Liberazione. A partire dalle ore 20.45 si susseguiranno i saluti del sindaco Carlo Salvemini, di Silvia Miglietta, assessore ai Diritti Civili e Pari Opportunità del Comune di Lecce, di un rappresentante dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e del signor Nicola Santoro che porterà la sua testimonianza di internato in un campo di prigionia tedesco nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Nel foyer del teatro sarà esposta “Libera/Azione”, la mostra realizzata dagli studenti del corso di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, sotto la guida dei professori G. Lisi e L. Ghionna.
Al momento di riflessione civile seguirà il concerto di Dario Muci, che eseguirà i brani del suo lavoro “Sulu”: un repertorio tradizionale ed originale che apre uno spaccato sulla società contadina e operaia del Salento e sulle disparità sociali che, oggi come ieri, la caratterizzano. Nei brani di Muci sono presenti richiami alla Resistenza, all’eccidio di Parabita, alla tragedia di San Donaci e alle occupazioni delle terre, oltre che all’Emigrazione, “il Sud di ieri che somiglia al sud di oggi, immobile, inesorabilmente sempre uguale”. L’ingresso al concerto è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili.
“Il 25 aprile è una data intorno alla quale ci ritroviamo tutti e siamo felici di celebrarla come amministrazione comunale attraverso l’arte e la cultura – dichiara l’assessore ai Diritti Civili e Pari Opportunità Silvia Miglietta – per riflettere sul significato della Resistenza e contribuire a diffondere anche tra i più giovani i valori di chi impegnandosi in prima persona restituì all’Italia la possibilità di riscattarsi da vent’anni di oscura dittatura”.
Dario Muci è un cantante e musicista salentino, affianca alla sua attività concertistica anche una appassionata e profonda ricerca sulle tradizioni orali. Discepolo del barbiere-musicista Luigi Stifani di Nardò “medico delle tarantate”, ha esordito nel mondo della musica popolare nel ‘97 col gruppo Dakkamè. Nel 2000 inizia la sua collaborazione con Officina Zoè e successivamente con Salentorkestra. Con la sua ricerca sulla tradizione, porta alla luce il repertorio polifonico delle “sorelle Gaballo” e un documentario su “Antonio Calsolaro” e la musica delle sale da barba (barberìa) nel Capo di Leuca. Ha preso parte alla realizzazione di diverse colonne sonore sia per film che per documentario. Al suo primo disco “Mandatari” (Anima Mundi 2007) seguono “Centueuna” – Salentorkestra (Anima Mundi 2008), “Canti polivocali del Salento Nardò/Arneo” – Sorelle Gaballo (Kurumuny 2009), “Sulu” (Anima Mundi/ Kurumuny 2011). Nel 2013, con Lupo Editore ha pubblicato “Rutulì – Barberia e canti del Salento”. Nell’aprile del 2016 ha pubbblicato per AnimaMundi il secondo volume dedicato alla musica delle sale da barba con un documentario allegato sul maestro Antonio Calsolaro, ultimo depositario nel Salento dell’antico repertorio di ballabili della Barberia.