Bari, 65 universitari nel ruolo di ecofacilitatori per informare i cittadini sulla raccolta porta a porta

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Petruzzelli: “Stiamo coinvolgendo gli studenti in un cambiamento epocale per le abitudini dei baresi”

BARI – Saranno 65 gli studenti universitari con il compito di informare e sensibilizzare i cittadini sul corretto svolgimento della raccolta dei rifiuti “porta a porta”, che sta per partire nei quartieri Santo Spirito, Palese, Macchie, Marconi, San Girolamo e Fesca. I ragazzi verranno selezionati dall’amministrazione comunale con un avviso pubblico che prevede una prima fase di formazione di una settimana, durante la quale gli “ecofacilitatori”, sotto la guida del Conai, dovranno acquisire un’adeguata preparazione per informare la cittadinanza, e una seconda fase operativa, in cui insieme agli operatori dell’Amiu, si recheranno a domicilio presso le 20mila utenze interessate dal nuovo servizio per distribuire il materiale informativo e illustrare le modalità per una corretta differenziazione e un uso adeguato dei contenitori.

I dettagli dell’iniziativa, che rientra in un accordo quadro siglato tra l’Università “Aldo Moro” di Bari e l’assessorato all’Ambiente del Comune di Bari sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa, presso il rettorato dell’Ateneo barese, dall’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli, dal rettore Antonio Uricchio, dal presidente AMIU Puglia Gianfranco Grandaliano e dal prorettore Angelo Tursi.

Agli studenti selezionati, che saranno impegnati per 150 ore complessive nell’ambito di un tirocinio formativo, saranno assegnati un contributo di 200 euro e una tessera gratuita AMTAB per gli spostamenti sui mezzi di trasporto pubblici, oltre all’attestato di partecipazione, a 6 crediti formativi. Gli ecofacilitatori, inoltre, possono partecipare al bando per l’assegnazione di contributi finanziari come da DM 1044/2013.

Tra i compiti loro assegnati, la compilazione di un report generale delle attività, la somministrazione ai cittadini di un questionario finalizzato a valutare la loro percezione e le loro abitudini per quanto riguarda la raccolta differenziata e la redazione di un elaborato finale su attività e risultati raggiunti.

Stiamo coinvolgendo gli studenti universitari che diventeranno i protagonisti di un cambiamento epocale delle abitudini dei baresi – ha spiegato Pietro Petruzzelli -. Gli ecofacilitatori, infatti, svolgeranno un ruolo molto delicato rispetto a un programma che modificherà sostanzialmente il nostro comportamento, non sempre virtuoso e ineccepibile. Inizialmente ne saranno scelti 65, un numero adeguato alla grandezza del territorio coinvolto in questa fase, ma la nostra intenzione è quella di formare, attraverso questo bando, una graduatoria da cui attingere anche in futuro. Quindi svolgeranno il ruolo di accompagnatori degli operatori AMIU per entrare nelle case dei cittadini e per spiegare e raccontare come cambiano le modalità di raccolta dei rifiuti ai circa 50mila residenti interessati dalla fase di start up del servizio. L’azione di informazione, coordinata dall’AMIU, prevede il loro coinvolgimento anche durante i momenti di sensibilizzazione da organizzare nelle piazze cittadine dei quartieri pilota. In questo modo, gli studenti potranno contribuire a portare avanti il processo di eliminazione graduale dei cassonetti dalla strada, veri e propri attrattori di rifiuti di ogni genere, di degrado e di sporcizia”.

È con grande soddisfazione – ha dichiarato Antonio Uricchio – che oggi lanciamo un progetto culturale e sociale che esprime ancora una volta la stretta collaborazione tra l’Ateneo di Bari e il Comune su un tema, in questo caso la ecosostenibilità, che ci vede fortemente impegnati da tempo. 65 ecofacilitatori, nostri studenti verranno formati e coinvolti nel racconto formativo ed educativo di questo primo step del progetto. Speriamo che questa esperienza possa essere di stimolo alla cultura della innovazione nella formazione ecoambientale e che i nostri studenti diventino gli artefici dei futuri progetti green.”

L’introduzione del servizio porta a porta – ha commentato Gianfranco Grandaliano – è fondamentale per migliorare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata, anche se va sottolineato come i cittadini baresi abbiano già risposto in maniera estremamente soddisfacente, con impegno e collaborazione attraverso la raccolta di prossimità. Da gennaio 2017, infatti, i dati si sono stabilizzati oltre il 40% e negli ultimi due anni, anche grazie agli sforzi dell’amministrazione comunale e dell’AMIU Puglia, la raccolta differenziata è cresciuta di circa 20 punti. Tuttavia, siamo convinti che con la nuova modalità di raccolta la città di Bari, che per alcune frazioni è già un modello a livello nazionale e capofila nel Mezzogiorno, saprà compiere un ulteriore salto di qualità, ponendosi al livello delle grandi città metropolitane del Nord”.

La selezione avverrà per titoli e secondo la regolarità del percorso di studi, la votazione media ottenuta ed eventuali esperienze lavorative e/o formative sul tema dell’ambiente e della comunicazione: possono parteciparvi gli studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea dell’Università “Aldo Moro” per l’anno accademico 2016/17 con un piano di studi comprensivo di un tirocinio curriculare obbligatorio di almeno 6 crediti formativi.

L’avviso sarà in pubblicazione sul sito istituzionale del Comune di Bari a partire da domani, mercoledì 5 aprile, fino al giorno 20 aprile.