LECCE – In centro città e nei quartieri di Lecce esplode l’indignazione della gente per l’incuria in cui si trovano marciapiedi, strade e giardini, con sterpaglie non tagliate e foreste di cespugli con erba alta, rifugi, protestano gruppi di cittadini allo “Sportello dei Diritti” proprio per i topi che sgattaiolano tra i piedi dei passanti e fanno sobbalzare di paura i clienti di bar. Sono talmente tanti che solo lunedì siamo stati inondati di proteste e foto di ratti morti e vivi che correvano per le strade. E ai Salesiani in molti girano alla larga dal cassonetto giallo per la raccolta dei vestiti usati già perché è diventata la casa dei ratti e da lì di giorno ne spuntano decine.
“Ci sono intere colonie – racconta il gestore del bar di fronte alla Basilica. Escono anche di giorno, tanto che ho quasi paura a buttare la spazzatura”. La situazione è gravissima anche al centro dove in prossimità di Piazza Mazzini, in via F. Bacile i commercianti lunedì mattina hanno inseguito un topo di grosse dimensioni, riuscendo nell’impresa della cattura e lasciandolo in strada in bella vista dinanzi ad una attività commerciale. Allarmati i cittadini ne fanno una questione di decoro e igiene pubblica, racconta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: “Lo stato delle cose è diventato vergognoso, non si può più vivere in qualcosa che assomiglia sempre più a una giungla”.
Al momento le zone più interessate dal problema, secondo le indicazioni arrivate direttamente da alcuni cittadini, sono l’area circostante i Salesiani, Piazza Mazzini e via Imperatore Adriano. Non si tratterebbero di casi isolati visto che negli ultimi giorni diverse segnalazioni relative alla presenza di topi sono arrivate anche da altre zone della città. Come ogni anno, con l’arrivo del freddo i ratti cercano riparo nei luoghi chiusi, diventando indesiderati ospiti. In questi giorni, infatti, le temperature si sono abbassate rispetto alla media.