Bari, lunedì la presentazione dell’indagine condotta dagli studenti del Marco Polo

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L’indagine riguarda i consumi culturali dei giovanili in città

logo BariBARI – Nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, previsti dalla legge 107/2015, il liceo linguistico “Marco Polo” in collaborazione con il Comune di Bari ha realizzato un’indagine sui consumi culturali giovanili a Bari coinvolgendo più di 1.000 ragazze e ragazzi ricompresi nella fascia di età tra i 14 e i 20 anni.

Un percorso di approfondimento condotto attraverso una duplice metodologia: una survey in modalità CAWI (online) organizzata su 100 domande e 5 sezioni tematiche (lettura, teatro, cinema, arte, musica) e una video-inchiesta con interviste qualitative.

Gli esiti del percorso verranno presentati dagli studenti coinvolti lunedì 12 giugno, alle ore 16, nella sala consiliare di Palazzo di Città, alla presenza degli assessori Romano e Maselli e degli operatori culturali della Città.

L’obiettivo del percorso, cui hanno partecipato in qualità di tutor anche il giornalista Giancarlo Visitilli e il regista Alessandro Piva, non è solo formativo ma è teso ad esplorare l’universo di abitudini, comportamenti e aspirazioni culturali di una generazione verso cui il Comune sta indirizzando una serie di politiche, tra cui la Card Cultura di recente avvio.

Una collaborazione più proficua con il mondo scolastico, anche attraverso l’alternanza scuola lavoro – sottolinea l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano – ci permette di anticipare i cambiamenti in corso e pianificare politiche meglio orientate al mondo giovanile e soprattutto partecipate dagli stessi beneficiari che spesso nascondono aspirazioni difficilmente leggibili dalle Istituzioni”.

La generazione oggetto dell’indagine custodisce straordinarie potenzialità in termini di creatività, intelligenza e buone idee per la Città – spiega l’assessore alle Culture Silvio Maselli – e le ragazze e i ragazzi che oggi frequentano la scuola saranno i protagonisti non solo dei consumi, ma anche delle politiche culturali dei prossimi anni”.