L’Irccs, unica azienda pubblica del servizio sanitario pugliese ad aver conseguito tre relazioni di conformità dalla società di revisione
BARI – I conti del “Giovanni Paolo II” sono in netta ripresa e, accanto ai numeri, segno tangibile del rilancio in atto, sono motivo di vanto anche la correttezza dei principi contabili e la ragionevolezza delle stime che l’Istituto guidato dal Direttore Generale Antonio Delvino, ha adottato nella redazione del bilancio d’esercizio.
Non ha dubbi la società di revisione indipendente che, per il terzo anno consecutivo, ha alzato la paletta verde all’IRCCS barese, unica azienda pubblica del servizio sanitario pugliese ad aver conseguito un tris di relazioni di conformità.
Inequivocabile la motivazione: «A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria dell’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ I.R.C.C.S. Bari, al 31 dicembre 2016 e del risultato economico per l’esercizio chiuso a tale data, in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione».
Soddisfazioni da parte della Direzione Strategica dell’Istituto Tumori, in quanto le attestazioni della società di revisione non fanno altro che avvalorare il lavoro certosino che c’è dietro la redazione del bilancio d’esercizio, un documento indispensabile per verificare gli effetti delle azioni intraprese dall’ente.
Per altro, l’Istituto si è sottoposto spontaneamente alla valutazione, comunicando la piena condivisione del progetto di revisione volontaria del bilancio per gli anni 2014-2016, e riuscendo così a dare risalto anche alla correttezza della compilazione della situazione patrimoniale e finanziaria.
Dietro l’aridità delle cifre e i tecnicismi di un bilancio, si intravede senza difficoltà un ospedale che sta evidentemente cambiando pelle. «Devo dare atto della straordinaria professionalità della dottoressa Tiziana Di Matteo, direttore dell’aria gestione risorse finanziarie, e dei suoi collaboratori, per aver dato alle cifre e ai documenti di accompagnamento chiarezza e attendibilità» aggiunge il Direttore Generale.