Fismic su disagi pendolari Nord Barese: “Il treno dei lavoratori non trova pace”

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Danza: “Foggia politicamente pesa troppo poco. Scriveremo a Giannini”

pendolari z.i. IncoronataBARI – Ancora disagi per i lavoratori pendolari dell’area industriale di Borgo Incoronata provenienti dal nord barese: lo denuncia la Segreteria di Foggia del sindacato FISMIC, che più volte si è occupato delle diverse problematiche che coinvolgono questa categoria.
Lunedì scorso, infatti, le decine di lavoratori occupati nella zona industriale di Foggia hanno appreso soltanto dai tabelloni delle stazioni di partenza che gli orari del treno regionale n. 12456 che li porta a Foggia ancora una volta sono stati posticipati.
Già ad aprile erano cominciati i primi problemi: una fermata forzata alla stazione di Cerignola per dar la precedenza ad un treno ad alta velocità imponeva l’arrivo a Borgo Incoronata alle 7.38: orario che costringeva i lavoratori a corse pazze in auto pur di timbrare in orario il cartellino. Da lunedì 26, però, senza preavviso e senza un esplicito motivo, il regionale in questione ferma alla stazione di Borgo Incoronata alle 7:48, orario che non consente di timbrare in orario il cartellino in tutte le aziende della zona ASI.
Ciò comporta numerosi disagi per i lavoratori pendolari – spiega il Segretario FISMIC di Foggia Giuseppe Danza – che, dopo anni di battaglie per avere una stazione ferroviaria più sicura e accessibile, adesso si ritrovano nuovamente a combattere una guerra ancora più dura: il peso politico del capoluogo foggiano sul tema trasporti”.
Già, perché proprio alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo diretto Bari-Roma, per qualche strana coincidenza, viene traslato l’orario del regionale che accompagna da anni i lavoratori nella zona industriale di Foggia. E proprio quando il sindaco di Bari è impegnato a postare selfie sui social mentre acquista i biglietti del nuovo treno, decine di lavoratori si trovano alle prese con nuovi problemi da affrontare.
Scriveremo nuovamente all’Assessore regionale ai Trasporti Giannini e alle istituzioni locali per fare chiarezza sulla questione – conclude la FISMIC – e per trovare insieme una soluzione che non serva soltanto a fare campagna elettorale, ma che possa migliorare la vita di quei cittadini pugliesi, costretti a percorrere quotidianamente piccole distanze con tempi abnormi”.