BARI – Nell’ambito di intensificati controlli finalizzati alla prevenzione e repressione di fenomeni illegali nello Scalo ferroviario di Bari Centrale, disposti dal Dirigente del Compartimento della Polizia Ferroviaria per la Puglia, la Basilicata e il Molise in concomitanza con la festività del Ferragosto e dell’esodo/controesodo estivo, ieri pomeriggio, agenti del Reparto Operativo della Polizia Ferroviaria di Bari Centrale, in servizio di pattugliamento nella Stazione F.S., venivano avvicinati da un viaggiatore che, disperato, raccontava di aver subito il furto, all’interno del bar della stazione, della somma di euro 3000, provento del lavoro di artigiano, che custodiva in una busta all’interno della tasca esterna della propria valigia.
Lo stesso avanzava sospetti su un connazionale, presente nel bar, che verosimilmente aveva notato mentre riponeva la busta con i soldi nel bagaglio e, approfittando di un suo attimo di distrazione, se ne impossessava, lasciando poi velocemente l’esercizio commerciale per salire a bordo di un treno diretto nel nord Italia.
Gli agenti, sulla base della descrizione somatica del presunto autore del furto, si attivavano immediatamente mettendosi in contatto telefonico con gli operatori di Trenitalia in servizio di controlleria a bordo dei treni della lunga percorrenza diretti al nord, al fine di individuare la persona. Infatti, poco dopo, il ladro veniva notato sul Frecciabianca Lecce-Milano).
A questo punto, con l’ausilio della Polizia Ferroviaria di Pescara, un 61enne nativo della provincia di Pescara veniva fermato e condotto negli Uffici della Polfer di Pescara, dove, messo alle strette dall’evidenza dei fatti, ammetteva di aver commesso il furto, consegnando spontaneamente agli agenti la somma di euro 2.900, mentre i 100 euro mancanti riferiva di averli utilizzati per rifocillarsi e acquistare il biglietto del treno.
Il denaro recuperato sarà riconsegnato al legittimo proprietario, mentre il 61enne è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.