Prosegue l’attività dell’amministrazione comunale sul fronte dell’efficientamento energetico attraverso
BARI – Prosegue l’attività dell’amministrazione comunale sul fronte dell’efficientamento energetico attraverso l’utilizzo della tecnologia led negli impianti di pubblica illuminazione, con l’obiettivo di sostituire tutti i corpi illuminanti del quartiere Libertà con nuove luci più efficienti, che garantiscono maggiori e migliori prestazioni rispetto a quelle esistenti.
A tale scopo, dopo i primi test effettuati in via Manzoni in prossimità di piazza Risorgimento, nei giorni scorsi sono stati montati altri 8 nuovi corpi illuminanti a sospensione, in corrispondenza dell’intersezione tra le vie Colonnello de Cristoforis e via Maggiore Turitto. Queste strade sono state scelte per via dell’assenza di insegne di attività commerciali e altre fonti luminose, che altrimenti avrebbero alterato la prova con apporti di luce proveniente da altre sorgenti luminose. Inoltre, l’installazione di corpi illuminanti su tre isolati convergenti in un unico incrocio ha permesso di poter effettuare una comparazione visiva immediata che favorisce il confronto fra i punti luce sottoposti a prova e quelli esistenti.
Come annunciato nei mesi scorsi dall’amministrazione, grazie all’utilizzo dei ribassi d’asta derivanti dell’appalto di manutenzione annuale avviato ad inizio del mese di agosto, saranno acquistati e sostituiti circa 1.000 corpi illuminanti a sospensione nel quartiere Libertà. L’operazione consentirà all’amministrazione comunale di conseguire un notevole risparmio di costi, considerato che i corpi illuminanti con lampade tradizionali da rimuovere hanno singolarmente una potenza superiore ai 250 watt e che i test eseguiti a tutt’oggi hanno evidenziato che con la tecnologia led è possibile ottenere livelli di illuminamento stradale maggiori degli attuali ma con potenze ridotte del 50%. Infatti, si è stimato che, con il costo medio pagato per l’energia elettrica per gli impianti di pubblica illuminazione, pari a 0,229 €/KWh, e un’accensione giornaliera di almeno 10 ore, la sostituzione dei 1.000 corpi illuminanti del Libertà potrà garantirà un risparmio effettivo annuo di oltre 100.000 euro.
Inoltre, assieme alle nuove luci nel quartiere Libertà, sono in corso i lavori di completamento su altri importanti impianti di pubblica illuminazione a led: tra questi, gli interventi eseguiti nell’ambito della riqualificazione del waterfront di San Girolamo, dove sono previsti complessivamente circa 200 corpi illuminanti, quelli sul cantiere per il restyling di via Sparano con circa 123 nuovi apparecchi e quelli previsti per le opere di prossima esecuzione, come nel caso dell’allargamento di via Amendola, dove sono stati inseriti circa 80 nuovi dispositivi tra la carreggiata e la pista ciclabile.
Allo stesso modo, sono state recentemente completate estensioni della pubblica illuminazione con lampade a led lungo viale Europa, fino alla rotatoria con via Gabriele D’Annunzio, e verranno avviate a breve nuove installazioni in strade attualmente buie, come via San Giorgio martire, strada Sant’Anna a San Giorgio e strada vicinale Torre dei Cani nel quartiere San Paolo.
“Presto nel quartiere Libertà avremo strade più illuminate – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso -. Come sappiamo, l’illuminazione è uno dei fattori che incide positivamente nella percezione della sicurezza. Grazie alla scelta della tecnologia a led e ai lavori che stiamo per avviare, il livello di illuminamento medio delle nostre strade passerà dai valori minimi di 25 lux previsti dalla normativa a valori medi di circa 35/40 lux, conseguendo anche un significativo risparmio economico per minor consumo di energia elettrica. In questo modo, stimiamo di poter recuperare l’investimento utilizzato per la sostituzione delle nuove lampade in circa 5 anni. Questi interventi non si limitano solo al contenimento del consumo energetico attraverso l’impiego delle nuove tecnologie ma consentono di conseguire anche maggiore luminosità e sicurezza delle strade, prestando attenzione anche a ridurre l’inquinamento luminoso ed evitando installazioni che direzionano la luce in maniera poco efficace. Nella scelta dei nuovi apparecchi luminosi stiamo considerando anche gli aspetti correlati alla riduzione del rischio foto biologico, di cui molto si è discusso negli ultimi anni, e per questo la ‘temperatura di colore’ della luce sarà pari a 3.000 K (gradi Kelvin), corrispondente alla luce bianca, minimizzando così la componente dannosa senza correre alcun rischio di vedere i luoghi con alterazioni cromatiche tipiche della luce tendente al giallo o al blu”.