Incontro tenuto la scorsa mattina
LECCE – Si è tenuto questa mattina presso l’ex Convento dei Teatini un incontro sul tema della riorganizzazione del gioco legale recentemente varata dalla Conferenza Unificata Stato, Regioni, Autonomie locali. L’incontro, organizzato dall’Assessore alle Politiche Giovanili Silvia Miglietta, ha coinvolto attori a vario titolo impegnati nell’analisi e nella lotta al problema del gioco patologico d’azzardo (Gap), una nuova “dipendenza” che da anni è oggetto di studio da parte del Dipartimento Politiche Antidroga e che nel 2015 contava 12.300 pazienti in cura nelle strutture sanitarie e socio assistenziali.
Presenti all’incontro Antonio De Donno, Procuratore della Repubblica di Brindisi e membro dell’Osservatorio permanente Eurispes su Giochi, Legalità e Patologie “Italia in gioco”, il vice questore Elena Raggio, il comandante della polizia locale Donato Zacheo, Serena Quarta per la Caritas diocesana, Luigi Russo presidente del CSV Salento e membro del Forum Terzo Settore e i rappresentanti dell’Istituto Eurispes che condurrà nei prossimi due mesi una ricerca sull’argomento nella città di Lecce.
“Abbiamo accolto con grande piacere la richiesta di collaborazione da parte dell’Istituto Eurispes – dichiara l’assessore alle Politiche Giovanili Silvia Miglietta – che analizzerà, attraverso un’indagine quali-quantitiviva, il fenomeno del gioco legale nella nostra città con l’obiettivo di fornire uno strumento utile per la valutazione dello stato dell’arte e delle prospettive di un comparto che presenta numeri crescenti e preoccupanti in relazione alla salute dei cittadini. Questo incontro e il nostro impegno a collaborare a questa indagine rappresentano il primo passo verso la comprensione di un fenomeno che è opportuno controllare e che colpisce le fasce più deboli. Voglio ricordare che l’ammontare lordo della spesa nell’area del gaming – che nel 2016 si è avvicinato ai cento miliardi di euro – è aumentata progressivamente nel decennio della crisi economico-finanziaria. Abbiamo dunque il dovere di conoscere in maniera scientifica il problema, di analizzarlo e di contribuire a mitigare i danni sociali prodotti dalla ludopatia con politiche adeguate“.