Le dichiarazioni del rappresentante di Articolo 1 – Mdp
BARI – “Lo dico con estrema franchezza: mi sento sempre più lontano da questo modo di governare la Puglia e le distanze dal Presidente Emiliano sono ormai ben definite. L’ultima scelta effettuata dal Governatore con il suo mini rimpasto di Giunta, la dice lunga sullo spirito che anima le sue azioni. Al netto dalle persone, si assiste al riproporsi delle contraddizioni di chi ormai ha svilito il ruolo della sinistra e delle forze politiche di governo per meri calcoletti personali. Pur di assicurarsi i “numeri” attraverso cui governare la Puglia, Emiliano ha sacrificato una valida professionista come Anna Maria Curcuruto ed ha cancellato il suo “credo” elettorale. I pugliesi non dimenticano, infatti, la sua scelta di candidare tutte donne come capolista. Adesso, invece, la presenza femminile nel suo Esecutivo si è ridotta ad una sola unità“.
Così in una nota Giuseppe Romano, presidente III Commissione consiliare di Art.1 – MDP Liberi e Uguali in Regione Puglia, che aggiunge: “E che dire degli sforzi che il suo partito, il PD, sta compiendo a livello nazionale per tentare di trovare una intesa con le altre forze di sinistra: Emiliano se ne frega di tutto e di tutti e rinsalda l’accordo con una forza politica – l’UDC – che viaggia speditamente verso il centro destra. E lo fa ignorando anche le volontà del gruppo consiliare di quel partito. Questo “tirare a campare” di Emiliano non rientra più in alcun modo in ciò che io intendo per impegno politico al servizio dei cittadini. Ecco perché ritengo che occorra una profonda riflessione per capire se ci sono ancora le condizioni per sostenere questo governo regionale, anche alla luce delle mancate risposte ai problemi in cui si dibattono i cittadini. Emiliano, insomma, è sempre più lontano dai pugliesi e sempre più rintanato nel suo fortino. Ma questa scelta, oltre a determinare la sua fine politica, certamente non mi vedrà al suo fianco, soprattutto se non saranno lanciati chiari messaggi di immediata inversione di rotta“.