“Economia dilaniata. Cessione Ilva diventi occasione virtuosa per riscatto città”
TARANTO – “Dopo avere passato un Natale con il fiato sospeso, i tarantini si apprestano a trascorrere una fine dell’anno un po’ più fiduciosi. Con il ritiro della sospensiva al Tar da parte della Regione si scongiura lo spegnimento degli impianti dell’Ilva, che senza un piano alternativo alla vendita e dopo il nulla di fatto della gestione commissariale durato quattro anni, per di più con le spettanze dovute ai lavoratori dell’indotto, avrebbe creato un’onda d’urto drammatica, per il territorio e la sua economia. A testimoniare le difficoltà della città ionica, anche i gravi nodi, irrisolti, rappresentati dal porto, infrastruttura dalle grandi potenzialità e mai sufficientemente sostenuta, dalla Marina, da un’economia sempre più fragile, con un terziario in ginocchio. Taranto e i suoi abitanti pagano la trascuratezza di una classe dirigente colpevole di non avere concretizzato nulla, portando la città agli ultimi posti delle classifiche di vivibilità. Sull’Ilva sono stati compiuti tanti errori, per l’arroganza che ha contraddistinto l’azione, sempre a porte chiuse, di Matteo Renzi, questioni opache, da verificare e approfondire. Le questioni ambientale e occupazionale sono state terribilmente pasticciate. Anche a camere sciolte é necessario proseguire con la transizione degli asset Ilva, senza abbassare la guardia, aspettando che Forza Italia, una volta al governo, faccia ciò che il PD non ha neanche iniziato a fare: risposte concrete su sanità e ambiente, rilancio economico di un territorio che ha dato tanto all’intera Nazione in termine di Pil e di prestigio per il proprio acciaio, e che in cambio non ha ricevuto nulla. Lo Stato deve sostenere Taranto, città il cui territorio é stato dilaniato, impoverito e ferito, in una operazione di rilancio reale”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia.