L’approvazione è arrivata ieri
LECCE – Ieri il Consiglio comunale di Lecce ha approvato l’istituzione dei Comitati di quartiere e il regolamento che disciplinerà questo istituto di partecipazione. L’iter approvativo è scaturito nei mesi scorsi da una lettera del sindaco Salvemini alla presidente della Commissione Statuto e Affari Generali Roberta De Donno, la quale è riuscita in tempi brevi a predisporre, con il contributo dei commissari, un regolamento che disciplina la composizione, le competenze, il campo di interesse e il funzionamento dei Comitati. Il fine dell’iniziativa è assicurare forme di collaborazione e partecipazione attiva ai servizi comunali per coordinare e per migliorare gli assetti socio-economici, scolastici, ambientali e culturali della comunità.
Il Comitato di Quartiere, si legge nel regolamento, “è l’espressione dei cittadini regolarmente residenti nel quartiere, nonché i titolari di e/o rappresentanti di attività commerciali, professionali, produttive o associative con sede nel quartiere”. Il Comitato “non ha scopo di lucro, è apartitico e aconfessionale ed agisce al fine di rendere partecipe la cittadinanza delle scelte amministrative e sociali che riguardano la comunità nonché al fine di farsi interprete e promotore degli interessi dei cittadini del quartiere presso l’Amministrazione Comunale”.
Le funzioni del Comitato di quartiere sono l’approfondimento dei problemi e il miglioramento delle condizioni di vita del quartiere attraverso proposte in ordine alla gestione pubblica di servizi sociali, urbani , ambientali, culturali e socio-sanitari; la promozione di iniziative per migliorare e qualificare lo sviluppo culturale, l’assistenza sociale, i trasporti pubblici, la salute degli abitanti, la sicurezza sociale, le istituzioni scolastiche, la tutela dell’ambiente, l’arredo urbano, gli impianti sportivi; l’espressione di pareri non vincolanti, ser richiesti dall’Amministrazione Comunale, sui principali atti di programmazione comunale: bilancio, programmi di opere pubbliche, programmi sociali e culturali che abbiano ricadute sulla vita del quartiere.
Per il dettaglio su elezione, organi, durata della carica si rimanda alla delibera allegata.
“Con questo provvedimento cominciamo a ricostruire il filo del rapporto tra amministrazione e i cittadini – dichiara il sindaco Salvemini – che a Lecce è spezzato: tanti si sentono abbandonati, trascurati, ignorati. E chiedono luoghi e tempi per parlare, sfogarsi anche, ascoltare, essere informati. In altre parole vedersi riconosciuti. Per questo è urgente l’esigenza di istituire per ciascuno dei quartieri e rioni della città dei comitati di cittadini interessati a rappresentare la propria comunità, a farsi portavoce di istanze e proposte e sollecitazioni. Donne e uomini senza tessera, disinteressati ai simboli di appartenenza politica ma animati da passione civica. Alla soddisfazione per il risultato raggiunto s’è aggiunto quello di vedere in Consiglio comunale una unanimità di sostegno al provvedimento tra tutti i consiglieri presenti (spiace per l’assenza di molti consiglieri del centro destra). Grazie a chi nel lavoro in commissione Statuto ha reso possibile questo risultato, la presidente Roberta De Donno in primis. Ora ci attende il compito più importante: garantire che i comitati vengano vissuti e riconosciuti e animati dai nostri concittadini”.
“Ridurre le distanze tra i cittadini che vivono nei quartieri della città e il Palazzo comunale: è questo l’obiettivo principale dei comitati di quartiere – dichiara il vicesindaco Alessandro Delli Noci – uno strumento di partecipazione di estrema importanza già presente sia nel mio programma elettorale sia in quello di Carlo Salvemini. Un organismo che da una parte consente a noi amministratori di conoscere le problematiche e le necessità di ogni area della città – informazioni che solo chi vive e lavora in quell’area specifica può fornire in maniera dettagliata – dall’altra di garantire la partecipazione e il protagonismo dei cittadini residenti in ogni quartiere, dei commercianti e delle associazioni che possono segnalare cosa non funziona e proporre iniziative e progetti tesi a qualificare i trasporti pubblici, lo sviluppo culturale, l’assistenza sociale, l’arredo urbano, tutti quegli elementi che contribuiscono a migliorare la qualità della vita di ciascuno“.
“Questo regolamento – dichiara la Presidente della Commissione Statuto Roberta De Donno – è frutto di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto tutti i componenti della Commissione. Per me rappresenta una grande soddisfazione, giacché la partecipazione attiva dei cittadini ha rappresentato un punto fondamentale del nostro programma elettorale e rappresenta oggi concretamente uno dei punti di forza di questa amministrazione. In questa direzione va anche il regolamento per le Consulte che porteremo a breve in consiglio e che rappresenta un ulteriore e importante strumento in grado di garantire il protagonismo dal basso”.