Ecco le sue dichiarazioni
LECCE – Di seguito un breve cenno all’intervento realizzato da Irene Strazzeri, candidata al Senato nel collegio uninominale Puglia 5, (Lecce, Nord Salento), in occasione del dibattito su “Mezzogiorno, la ricerca e lo sviluppo sostenibile”, cui hanno partecipato anche Massimo D’Alema, Guglielmo Forges, Raffaele De Giorgi e Alberto Colucci.
“Il Mezzogiorno è scomparso dall’agenda del Governo e dal dibattito politico di questa campagna elettorale Un aspetto preoccupante che apre scenari inquietanti per il futuro del territorio. Peraltro i segnali sono stati sin troppo espliciti. Negli ultimi anni l’unico tema che abbia in qualche modo riguardato la coesione nazionale sia stata l’autonomia del Nord. Si assiste, insomma, ad una vera e propria eclisse del Mezzogiorno, dovuta al ridimensionamento drammatico degli investimenti pubblici e ad una progressiva perdita di incisività della classe dirigente meridionale a fronte di un’espansione di un centro destra a trazione Nordista. Com’è possibile, quindi, far emergere una prospettiva non subalterna in relazione alla crescita del Mezzogiorno? Sicuramente attraverso una nuova politica per il Mezzogiorno che innalzi il vincolo sulla spesa in conto capitale destinata a questa parte dell’Italia attraverso incentivi differenziati, un coordinamento migliore dei fondi europei, un’attenzione strutturale alla ricerca, alla formazione, alle Università meridionali. Ma per raggiungere questo obiettivo è necessaria una revisione dei criteri di eccellenza con cui si premiano i Dipartimenti (utilizzando comunque fondi ordinari) e i prodotti scientifici, rimuovendo gli ostacoli sociali al diritto allo studio, rifinanziando le borse di studio. In una parola sola, smascherando l’eccellenza falsamente meritocratica e premiale per quello che è: discriminazione culturale e sociale nei confronti dei nostri atenei. Per far questo occorre puntare con decisione a Sinistra, poiché quando la Sinistra conta il Mezzogiorno conta”.