Pensioni da fame, liste d’attesa infinite, pochi servizi e strutture per la salute sul territorio
GINOSA (TA) – “In attesa che si formi un nuovo governo capace di riformare il sistema del welfare, tantissimi anziani sono costretti a rinunciare a curarsi perché hanno pensioni da fame”. Una denuncia forte, inequivocabile, quella fatta da Michele D’Ambrosio, presidente provinciale ANP Taranto, durante l’assemblea elettiva provinciale dell’Associazione Nazionale Pensionati della Cia svoltasi ieri, lunedì 16 aprile, a Ginosa. Una situazione, quella denunciata da D’Ambrosio, che è comune a tutte le province pugliesi. Pensioni dignitose, un sistema sanitario efficiente, politiche per l’invecchiamento attivo e l’esercizio fisico, più forza per contrastare le truffe agli anziani: sono questi alcuni dei temi affrontati nell’incontro di Ginosa dal presidente regionale di ANP CIA Puglia, Franco Tinelli; dal presidente nazionale del patronato INAC, Antonio Barile e dal presidente provinciale ANP Taranto Michele D’Ambrosio. “Con la prossima assemblea regionale, anche l’Associazione Nazionale Pensionati porterà a compimento il percorso di autoriforma che prevede una migliore integrazione tra territori”, ha aggiunto D’Ambrosio. Anche ANP, dunque, sarà organizzata attraverso l’integrazione dell’Area Due Mari che mette insieme Taranto e Brindisi.
UN ESERCITO DI 30MILA PERSONE. In Puglia, l’ANP rappresenta circa 30mila persone. Si tratta di donne e uomini che hanno lavorato per una vita in campagna, contribuendo a fare dell’agricoltura pugliese uno dei settori trainanti del made in Italy. Sono over 60enni e ultra-sessantacinquenni custodi di una cultura del lavoro basata sul sacrificio, l’abnegazione, l’orgoglio e la cura per la propria terra. La maggior parte di quelle persone ha una pensione al di sotto dei 510 euro. “Le pensioni minime vanno innalzate”, ha dichiarato Franco Tinelli. “È una battaglia che stiamo conducendo senza se e senza ma”, ha aggiunto Antonio Barile. L’ANP CIA si sta battendo a tutti i livelli per l’abbattimento delle liste d’attesa, una migliore dislocazione della sanità territoriale, una maggiore fruibilità dei servizi per la prevenzione e la salute. “Servono risposte vere, però, non solo annunci da parte delle istituzioni”, ha spiegato D’Ambrosio. “L’attività di un’associazione come quella dei Pensionati della CIA è benemerita”, ha dichiarato Nicola Carenza, presidente provinciale AVIS Taranto. “Il tema della dislocazione sul territorio dei servizi per la prevenzione e la salute è centrale, così come la questione dell’innalzamento delle pensioni minime”.
TRUFFE, 1MILIONE A RISCHIO IN PUGLIA. In Puglia, secondo i dati demografici disponibili, gli ultra sessantacinquenni rappresentano il 20,9% della popolazione totale: circa 900mila persone su oltre 4 milioni di abitanti. Sono proprio loro, gli anziani, i bersagli preferiti da truffatori e criminali. Recentemente, durante la terza campagna contro i raggiri ai danni degli anziani, il Ministero dell’Interno ha presentato gli ultimi dati sul fenomeno: nel 2016, sono stati oltre 340mila gli ultra-sessantacinquenni vittime di reato. Nel primo trimestre del 2017, 71.139 anziani sono stati bersaglio di criminali. I numeri, tuttavia, avrebbero una consistenza ancora più rilevante qualora tutte le truffe fossero denunciate, ma in moltissimi casi questo non avviene per paura, vergogna o sfiducia. Le assemblee ANP-CIA, si stanno confermando come uno straordinario momento di aggregazione, discussione e proposta. L’Associazione Nazionale dei Pensionati CIA, in Puglia e in tutta Italia, è una delle realtà più attive nelle lotte in favore dell’invecchiamento attivo della popolazione. “La nostra è una battaglia per i nostri figli, per i nostri nipoti, per le giovani generazioni”, ha concluso D’Ambrosio.