Bari, “Music Borders”: presentato il progetto musicale nelle aree periferiche a cura dell’associazione Nel Gioco del Jazz

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presentazione progetto musicale music borders

La presentazione questa mattina

BARI – È stato presentato questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, dall’associazione culturale musicale “Nel Gioco del Jazz”, il progetto “Music Borders” nell’ambito della seconda edizione di “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura, edizione 2017” – Bando 1 “Periferie urbane” – settore Musica, che prevede il coinvolgimento di tre realtà cittadine attive in altrettante periferie: la Fondazione Giovanni Paolo II Onlus al San Paolo, l’Istituto ed Oratorio Salesiano Redentore al Libertà e l’Università Popolare Pugliese della 3^ e libera età a Japigia, in collaborazione con il Quadrato Rosso della CGIL.

Il progetto, che si avvale del sostegno del MIBACT, della SIAE e del patrocinio del Comune di Bari, ha l’obiettivo di promuovere la cultura e la musica in contesti urbani periferici.

All’incontro con la stampa hanno partecipato l’assessore alle Culture e Turismo del Comune di Bari, Silvio Maselli, il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II Onlus, don Nicola Bonerba, il presidente dell’Università della 3^ età, Gustavo Telarico, il coordinatore di Quadrato Rosso, Antonio Fuiano, il presidente, il direttore artistico e il coordinatore dell’associazione “Nel Gioco del Jazz”, rispettivamente Donato Romito, Roberto Ottaviano, Pietro Laera, il maestro Vito Andrea Morra e gli psicologi Antonio Coco e Mariapia D’Attolico.

Music Borders prenderà il via il 18 giugno con “Ascoltando s’impara”, ovvero 8 ore di lezioni-laboratorio che si terranno fino al 9 luglio presso l’Istituto ed Oratorio Salesiano Redentore – ha esordito Romito -. Si proseguirà con 2 concerti gratuiti della Big Band del Conservatorio Piccinni di Bari, sezione Musica Jazz, diretti dal maestro Vito Andrea Morra, che si svolgeranno il 16 luglio presso il Redentore e il 17 luglio presso l’Anfiteatro della Pace del quartiere Japigia”.

Si proseguirà a fine anno con i concerti di Antonello Losacco Quartet, dell’Ensemble Asplenium Vespertinum e del Quartetto Hiper nell’Auditorium del Centro Multimediale Karol della Fondazione Giovanni Paolo II onlus nel quartiere San Paolo e nell’Istituto Salesiano Redentore nel quartiere Libertà.

I concerti rappresenteranno in chiave jazz gli standard musicali più conosciuti, ma anche rielaborazioni di brani da Palestrina a Monteverdi e i cosiddetti ever green, realizzati in base al risultato dei vari corsi e laboratori previsti.

Le lezioni ed i laboratori musicali completeranno l’offerta formativa ampia e completa di “Music Borders” contribuendo alla prevenzione di dispersione scolastica, comportamenti devianti e disagio sociale spesso presenti nelle periferie urbane.

Dobbiamo tornare a dare importanza alle periferie – ha affermato Ottaviano – ossia affrontare una sfida che, grazie alla musica, può riacquisire una generazione che rischierebbe altrimenti di disperdersi. Non possiamo più pensare di allestire solo stagioni concertistiche. Dobbiamo fare di più, anche attraverso una collaborazione tra le associazioni culturali, per fare in modo che i giovani non si perdano come risorsa”.

Sono orgoglioso e sorpreso positivamente dal bando Siae – ha commentato Silvio Maselli – che utilizza fondi provenienti dalla copia privata, una componente di reddito connaturata alla vita degli artisti e degli autori. La scelta di investire nella promozione delle attività culturali nei territori è particolarmente incisiva, anche perché, sostenendo le amministrazioni comunali alle prese con fondi sempre più esigui, nei fatti si sostiene la coesione sociale. Attraverso queste iniziative si utilizza il vettore dell’arte per eliminare le barriere sociali e culturali, facendo dialogare le periferie con il centro e viceversa. Per questo credo che l’associazione Nel gioco del Jazz, con Music Borders, abbia colto appieno il senso e le potenzialità del bando. Questa è la traccia per il futuro. I partner di questo progetto avranno certamente la possibilità di coinvolgere i residenti in modo che non si sentano ai confini ma al centro della vita della nostra comunità, cercando di aggregare le varie fasce della popolazione e alimentando il sogno della musica soprattutto nei più giovani”.

Della stessa opinione anche don Nicola Bonerba : “La ragione di esistere della Fondazione Giovanni Paolo II Onlus – ha detto – è rappresentata proprio dalle periferie. Ci occupiamo infatti da anni proprio delle loro animazioni anche con un festival dedicato”. Soddisfazione per aver aderito all’iniziativa è stata espressa anche da Fuiano : “Mi auguro che negli anni a venire Quadrato Rosso, struttura fortemente voluta dalla segretaria Cgil Bari, Gigia Bucci, possa rappresentare un punto fermo per iniziative di questo tipo”.

Benessere e territorio sono le parole chiave di questo progetto – ha affermato lo psicologo Coco -. “Produrre arte infatti aiuta il benessere psicofisico e abbassa il livello di stress”. “La necessità di portare le periferie al centro dell’attenzione significa partire dal centro di se stessi e conoscere gli strumenti che si hanno a disposizione”, ha detto la psicologa D’Attolico.

L’iniziativa, che si svolgerà a Bari da giugno 2018 fino a febbraio 2019, prevede 6 concerti gratuiti presso le suddette strutture, con la partecipazione di oltre 30 musicisti under 35 e circa 80 ore tra lezioni e laboratori musicali per giovani ed anziani tenuti da musicisti, psicologi e giornalisti.

“Music Borders” tende ad avvicinare, attraverso i sei concerti ed un’opera sia divulgativa che di laboratorio, i quartieri “periferici” di Japigia, Libertà e San Paolo dove sono ubicate le strutture protagoniste del bando, alla cultura e in particolare alla musica di qualità, intesa come materia ‘scientifica’, con tutti i suoi percorsi didattici e sfumature artistiche, e non meramente ‘cantabile’ o ‘suonabile’.