I dettagli
LECCE – Prosegue il lavoro di lotta all’abbandono dei rifiuti e la repressione e sanzione dei comportamenti scorretti da parte dell’“Unità di monitoraggio per la lotta all’abbandono dei rifiuti”, istituita dall’Amministrazione comunale con atto di giunta lo scorso 13 febbraio e coordinata dal Segretario generale Vincenzo Specchia. L’unità di monitoraggio, alla quale lavorano congiuntamente il Settore Ambiente, il Settore Tributi e la Polizia Locale, si muove su due fronti: la comprensione delle origini del fenomeno e la messa a punto di provvedimenti di repressione dei comportamenti scorretti, che avviene attraverso l’attività di pattuglia dell’ispettorato ambientale e della Polizia Locale e l’utilizzo di fototrappole che consentono di individuare in flagrante gli autori dell’abbandono. Le fototrappole vengono posizionate per diversi giorni sulle strade dove il fenomeno dell’abbandono è ripetitivo o su quelle sulle quali si è notata per la prima volta la presenza di rifiuti urbani o speciali. La fotografia dà origine alle indagini e poi alla sanzione amministrativa o penale del caso.
Con l’avvicinarsi della stagione estiva e con il conseguente aumento del numero di residenti e turisti, l’Unità di monitoraggio ha intensificato i controlli nelle marine leccesi attraverso l’installazione di fototrappole con il duplice scopo di reprimere l’abbandono indiscriminato di rifiuti e di garantire il decoro urbano.
Al momento, il Nucleo Dec della Polizia Municipale ha provveduto a visionare i fotogrammi rilevati per il periodo che va dal 10 al 16 maggio 2018. Per il periodo preso in considerazione, sono stati redatti n. 11 verbali di accertamento per violazione amministrativa per un importo totale pari a € 3.400,00. Le sanzioni hanno riguardato il conferimento in area non autorizzata dunque l’abbandono, il conferimento di rifiuti miscelati o frazioni di rifiuti da differenziare conferiti nel secco residuo, il conferimenti di rifiuti in orari non consentiti, la mancata chiusura dei cassonetti e il conferimento di rifiuti da parte di persone non residenti a Lecce. Inoltre, sempre per il periodo che va dal 10 al 16 maggio, sono stati effettuati circa 50 accertamenti Tari.
La visualizzazione foto per foto delle migliaia di immagini scattate e poi la consultazione delle cinque banche dati indispensabili per l’individuazione dei soggetti responsabili continuerà nei prossimi giorni.
Ricordiamo che la sanzione per chi abbandona i rifiuti (violando l’art. 7 e 80 lett. U del Regolamento Gestione Rifiuti) è di € 400,00. Se il soggetto individuato non è in banca dati Tari si informa il Settore Tributi per l’inserimento e se invece il soggetto è inserito ma non ha ritirato il kit o la chiave per conferire nei carrellati si aggiunge un verbale per mancato ritiro di altri 50,00 euro.
“Circa 3 mesi fa – dichiara l’assessore all’Ambiente Carlo Mignone – abbiamo provveduto ad eliminare i vecchi cassonetti e ad avviare il servizio di raccolta di prossimità nelle marine, un servizio che la precedente Amministrazione avrebbe dovuto avviare già nel 2016, così come previsto nel capitolato d’appalto. E proprio nelle marine che, a partire da questi giorni e per i prossimi tre mesi si popoleranno sempre di più, abbiamo deciso di intensificare i controlli per identificare e sanzionare chi abbandona i rifiuti e chi li conferisce in maniera errata. Quello delle fototrappole è un lavoro complesso ma preciso e lo porteremo avanti per tutto il periodo estivo proprio al fine di garantire decoro in queste aree a vantaggio di tutti i cittadini e dei turisti“.