I dettagli
BARI – È stata presentata questa mattina, a Palazzo di Città, la nuova Stagione teatrale e di danza di Bari (Comune di Bari-Teatro Pubblico Pugliese) che si snoderà tra il Teatro Petruzzelli, il Nuovo Teatro Abeliano e il Teatro Kismet, in sinergia con Teatri di Bari, TRIC – Teatro di rilevante interesse culturale, Altradanza.
Progetti speciali dedicati per il secondo anno all’universo femminile, approfondimenti e guide alla visione in collaborazione con l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, l’Accademia di Belle Arti, la Libreria Laterza, la Casa delle Donne del Mediterraneo.
All’incontro con la stampa sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Antonio Decaro, l’assessore alle culture Silvio Maselli, il direttore del TPP Sante Levante, la responsabile delle attività teatrali del TPP Giulia Delli Santi e la responsabile del settore Danza del TPP Gemma di Tullio.
“Oggi presentiamo la nostra quarta, e penultima, stagione di prosa e danza realizzata in collaborazione con il TPP – ha dichiarato soddisfatto Silvio Maselli -. Si tratta di un cartellone di cui siamo felici e orgogliosi, frutto di una serie di valutazioni e di un’indagine tra il pubblico che ci ha fatto scegliere grandi spettacoli e grandi interpreti, con l’idea di puntare con decisione, ancora una volta, al classico contemporaneo, con la possibilità, per il pubblico, di fruire di contenuti che reinventano i grandi classici del teatro occidentale senza mai accomodarsi sul già visto.
L’obiettivo resta quello di coniugare il colto e il popolare grazie ad uno sguardo il più possibile aperto alle suggestioni e alle contaminazioni tra i linguaggi.
Quello che credo salti agli occhi è la presenza di grandissimi interpreti, di titoli straordinari e universalmente noti, in grado di attrarre anche il pubblico giovanissimo, quello degli studenti delle scuole che saranno coinvolti in percorsi di studio e approfondimento con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale.
La stagione di prosa e danza 2018/19 si dividerà per l’ultima volta tra i palcoscenici del Petruzzelli, del Kismet e dell’Abeliano, visto che a dicembre di quest’anno saranno finalmente ultimati gli interventi sulla platea e il primo ordine di palchi del Piccinni, che tornerà ad ospitare la stagione del Comune di Bari restituendo alla nostra comunità il “suo” teatro, il luogo più idoneo ad accogliere il teatro di parole a la danza contemporanea per numero di spettatori e dotazione acustica e impiantistica.
Ringrazio gli amici del TPP e dei Teatri di Bari per il dialogo costante e per il grande lavoro che in questi anni ci ha consentito, non senza qualche sforzo, di offrire alla città una programmazione all’altezza delle aspettative di un pubblico sempre più diversificato ed esigente”.
Giulia Delli Santi , ha sottolineato l’importanza dell’ospitalità di alcune produzioni, come quella di Alessandro Baricco che chiuderà la stagione, e di alcuni testi attuali e sconvolgenti come Socrate il sopravissuto, come pure la presenza di alcuni spettacoli completamente “Made in Puglia”.
“Ripercorrendo le ultime tre stagioni di DAB_DanzaABari – ha sottolineato Gemma Di Tullio – uno dei dati più importanti è la costante crescita di pubblico, sia in termini quantitativi, sia qualitativi: non solo più numeroso (dall’edizione 2017 a quella 2018, registriamo un incoraggiante + 17%), ma soprattutto più coinvolto e consapevole. Tanti sono i fattori che hanno contribuito e stanno consolidando questi risultati, in primis l’attenzione rivolta alla pluralità dei linguaggi della danza contemporanea (italiana ed internazionale), ma anche lo “sguardo privilegiato” costantemente riservato alla produzione pugliese, alla danza d’autore e di ricerca, all’inedito e/o a ciò che altrimenti non si vedrebbe in Puglia”.
“Per questa stagione – ha detto Sante Levante – abbiamo cercato di spendere meno – tant’è che la spesa in preventivo è ridotta del 10 per cento rispetto all’anno scorso. Abbiamo rinnovato anche la collaborazione con Teatro Petruzzelli e Camerata Musicale, così che chi si abbona per le due stagioni ha diritto ad una scontistica dedicata”.
Levante ha poi voluto ringraziare l’Università degli studi di Bari per i progetti condivisi di avvicinamento allo spettacolo e di incontri con gli studenti sui temi delle opere in cartellone.
“Desidero ringraziare il TPP per essere stato al nostro fianco in questi anni – ha concluso Antonio Decaro – aiutandoci progressivamente ad ampliare l’offerta culturale della nostra città con un tassello importante – quello della prosa e della danza – all’interno del mosaico complessivo.
Sono contento non solo perché sono cresciuti i numeri degli spettatori ma anche perché, di fatto, grazie alla collaborazione con le scuole e l’università, abbiamo saputo aprirci a un pubblico più giovane, che è fondamentale riuscire a interessare e coinvolgere nella programmazione culturale cittadina.
La promessa che sento di fare è che l’anno prossimo avremo la possibilità di ospitare prosa e danza all’interno del Teatro Piccinni, al termine dei lavori di riqualificazione che hanno interessato tutta la parte strutturale, gli impianti, la platea e i palchi del primo ordine. La prossima settimana sarà completato l’intervento di recupero del velario e sarà smantellata tutta l’impalcatura utilizzata fin qui, per procedere speditamente con le ulteriori lavorazioni entro la fine di quest’anno. A quel punto ci vorranno ancora alcuni mesi per vedere l’intero teatro arredato; grazie alla nuova normativa, però, potremo affidare il completamento di tutti gli interventi previsti alla stessa ditta che ha curato i primi due lotti dei lavori, con la garanzia della qualità e della continuità dei lavori che dovranno essere portati a termine.
Posso anche anticiparvi che questa sera, in forma riservata, assisteremo all’accensione delle luci all’interno del complesso di Santa Scolastica, che ospiterà il museo archeologico, e che entro la fine dell’estate potremo aprire al pubblico tutto il piano terra della struttura.
Nel frattempo procedono spediti i lavori all’interno del Margherita. Contiamo che entro la fine del 2018 la nostra città potrà disporre di una serie di contenitori culturali riqualificati e restituiti finalmente alla pubblica fruizione”.