La FAO promuove la Puglia: straordinaria ricchezza di biodiversità

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la visita di kae sekine

Missione nel Brindisino e nel Foggiano per l’esperta giapponese Kae Sekine. D’Amico, Cia Puglia: “L’inviata FAO ammirata dal livello di qualità e standard produttivi”

BARI – La biodiversità è la più grande ricchezza della Puglia. Lo ha potuto constatare di persona Kae Sekine, docente giapponese della Aichi Gakun University e inviata esperta della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), che il 31 luglio e mercoledì 1 agosto ha visitato la Puglia. La missione pugliese di Kae Sekine è stata organizzata da CIA Nazionale e Cia Agricoltori Italiani della Puglia. L’esperta della FAO ha voluto visitare la nostra regione per studiare quanto incidano, sul mercato e sulla qualità del cibo, i presidi Slow Food e la crescita del settore biologico. La prima tappa del tour, il 31 luglio, è stata Torre Canne, frazione di Fasano, nel Brindisino, dove si coltiva il Pomodoro Regina, presidio Slow Food e prodotto più unico che raro per le sue eccezionali proprietà organolettiche. La seconda tappa della missione pugliese ha condotto l’inviata della FAO in provincia di Foggia, nel territorio di Manfredonia e Monte Sant’Angelo, dove si produce un altro prodotto che è presidio Slow Food, il caciocavallo podolico del Gargano. “Kae Sekine ha oltremodo apprezzato il gusto, le proprietà e le modalità di produzione del Pomodoro Regina”, spiega Giannicola D’Amico, vicepresidente CIA Puglia che, assieme al presidente provinciale di CIA Due Mari (Brindisi-Taranto) Pietro De Padova ha accompagnato l’inviata FAO con il direttore del Parco delle Dune Costiere Gianfranco Ciola, il referente del presidio Slow Food del Pomodoro Regina Franco Chialà e Mariantonietta Pinto, storica conoscitrice del territorio. L’esperta giapponese, in agro di Torre Canne, ha visitato l’azienda Doprogen, mostrando grande interesse per le eccellenze del territorio e acquisendo informazioni su ogni aspetto della produzione delle tipicità. “Al termine della visita”, racconta Pietro De Padova, “ha potuto assaporare alcune pietanze tipiche a base di pomodoro e fichi: dalla tradizionale ‘cialledda’ alle friselline con pomodoro, e ancora le fave con contorni di peperoni al sugo di pomodoro, la pizza con i fichi e, naturalmente, le immancabili orecchiette”. Mercoledì 1 agosto, la missione pugliese è proseguita a Manfredonia, nell’Azienda Agricola di Francesco Prencipe, e a Monte Sant’Angelo alla scoperta della cooperativa Azienza Agricola Sitizzo. “Qui nel Foggiano”, dichiara Michele Ferrandino, presidente provinciale di CIA Capitanata che ha fatto da “cicerone” alla importante ospite organizzando la tappa foggiana con il direttore di Cia Capitanata Nicola Cantatore, “abbiamo fatto conoscere all’inviata FAO i nostri presidi Slow Food e alcune produzioni biologiche di pregio come asparagi, broccoletti, cavolfiori, pomodori, prodotti caseari, salumi e prosciutti”. Pranzo a Monte Sant’Angelo, nella Masseria dell’Azienda agricola Sitizzo, dove l’inviata FAO è rimasta colpita da gusto e consistenza del caciocavallo podolico del Gargano. La visita in Puglia è stata un successo. “Kae Sekine ha apprezzato l’alto livello qualitativo sia dei prodotti che degli standard di produzione”, spiega ancora Giannicola D’Amico. “La biodiversità, in Puglia, è realmente il primo fattore di qualità ed eccellenza che rende unica la nostra agricoltura e dà la possibilità, al comparto primario, di puntare su internazionalizzazione e incremento del valore aggiunto dei nostri prodotti”.