Bottalico: “Un progetto unico nel suo genere, che a ciascun minore offre un percorso educativo personalizzato fuori dalle mura domestiche”
BARI – È stato presentato questa mattina alla stampa il nuovo servizio sperimentale S.E.M.I., l’educativa domiciliare integrata rivolta a 30 minori diversamente abili, di età compresa tra 0 e 18 anni, residenti nella città di Bari.
Si tratta di un servizio a domanda individuale, gestito direttamente dal Comune di Bari a sostegno dei minori con l’obiettivo di favorirne la permanenza nell’ambiente di vita familiare, scolastica e sociale, riducendo al minimo il ricorso a strutture residenziali.
Il servizio, di durata triennale, affidato alla cooperativa sociale Occupazione e Solidarietà, vedrà 15 educatori professionali impegnati a costruire con ciascuna delle famiglie beneficiarie dell’intervento un percorso di crescita che parta dalla quotidianità dei bambini e dei ragazzi, dall’ascolto dei loro bisogni.
S.E.M.I. intende mettere i minori al centro di una vita socialmente attiva, possibilmente fuori dalle mura domestiche, ricca di persone da incontrare, conoscere e integrare nel proprio percorso di vita-
L’azione educativa sarà rivolta non solo ai minori ma anche ai nuclei familiari di provenienza e potrà contare sul coinvolgimento attivo di numerosi partner di progetto – associazioni, cooperative, parrocchie – che apriranno i propri spazi e le proprie attività alla partecipazione dei minori di S.E.M.I., che potranno vivere il proprio tempo libero secondo le proprie inclinazioni.
L’intero progetto sarà monitorato con il contribuito di Neuropsichiatria infantile di Bari e del CNR di Messina.
“Semi nasce dall’ascolto dei bisogni espressi delle famiglie che da anni seguiamo con il servizio di assistenza domiciliare su tutta la città e che abbiamo incontrato durante la realizzazione di progetti territoriali– ha sottolineato l’assessora al Welfare Francesca Bottalico presentando il progetto alla stampa -. Un servizio importante e strategico che, grazie a un importante lavoro di investimento, abbiamo più che triplicato in questi tre anni in favore dei cittadini con disabilità.
Nello specifico quello che presentiamo oggi è un progetto unico nel suo genere, perché si rivolge esclusivamente a minori con disabilità fisiche e psichiche, con particolare attenzione a minori con spettro autistico, e per ciascuno di loro individua, in collaborazione con le famiglie e attraverso una valutazione socio-sanitaria integrata, un percorso educativo personalizzato, capace di rispondere ai bisogni e ai sogni di ognuno, offrendo l’opportunità di realizzare percorsi di inclusione e cura fuori dalle strutture nell’ambito del sistema sociale offerto a tutti i bambini della città.
Mettere al centro i bambini con i loro legami e portarli fuori dalle mura domestiche per fargli vivere la città e le dimensioni dell’incontro e della conoscenza: che sia il contatto con gli animali, con la natura, la pratica sportiva o laboratoriale, il cinema, il teatro non conta; quello che conta è offrire a ciascuno di loro occasioni reali di inclusione attiva e di pari opportunità.
Le azioni di Semi saranno affidate a operatori qualificati, con la supervisione di uno psicologo e di un coordinatore e con il coinvolgimento di un’ampia rete di partner istituzionali, a partire dalla Neuropsichiatria infantile, e dei servizi educativi e del volontariato laico e cattolico, che condividono con noi il valore di un approccio intergrato per incidere positivamente sulla qualità di vita dei minori.
Nonostante in questi anni i bisogni sociali siano cresciuti e le risorse dedicate siano diminuite – ha concluso l’assessora -, con un grande sforzo di razionalizzazione e programmazione con gli uffici della Ripartizione e dei Municipi siamo riusciti non solo a confermare tutti i servizi essenziali, ma anche a definirne di nuovi, sempre più rispondenti ai bisogni sociali emergenti, e sempre più diffusi, inclusivi e trasparenti.
Il mio augurio è che Semi possa essere riconosciuto come una buona prassi anche da altre amministrazioni offrendo un’occasione ulteriore per la città, per le famiglie e per l’intera comunità”.
“La prima constatazione che sento di fare – ha dichiarato Giuseppe Moretti , presidente di Occupazione e Solidarietà – è che Semi chiude idealmente un cerchio perché finora, nel campo della disabilità, le attività consistevano solo nell’assistenza domiciliare o in quella scolastica. Per la prima volta il Comune di Bari intende sperimentare un servizio che è di tipo educativo, cioè non improntato sull’assistenza fisica ma sul supporto ad un bisogno di vita diverso. Si tratta di un progetto che, posso dirlo per l’esperienza maturata dalla nostra cooperativa sull’intero territorio regionale, è davvero unico. Dal 2004gestiamo l’assistenza domiciliare e abbiamo sempre voluto provare questo tipo di approccio al mondo della disabilità, perciò siamo particolarmente soddisfatti. In questo progetto, infatti, abbiamo inserito attività pensate per le esigenze dei minori, che per noi coincidono in primo luogo con la possibilità di partecipare ad iniziative al di fuori delle mura domestiche. Il nostro obiettivo sarà quello di portare i ragazzi fuori casa affinché possano avere una loro vita indipendente e integrarsi con i servizi del territorio ma, soprattutto, stringere relazioni con i loro coetanei cosiddetti normodotati. Per questo abbiamo costruito una rete progettuale composta da associazioni, parrocchie e cooperative che ci offrono diverse opportunità, dalla pet therapy alla psicomotricità, da laboratori di integrazione alla semplice partecipazione alle attività di un oratorio. I nostri educatori avranno una vasta scelta sul percorso individualizzato per il minore, da concordare con i servizi sociali territoriali. Ringrazio per la preziosa collaborazione il dipartimento di Neuropsichiatria infantile per averci fornito un partenariato attivo attraverso la condivisione e la supervisione del progetto e il CNR di Messina con cui stiamo portando avanti un percorso di formazione e studio dedicato all’autismo”.
Le famiglie interessate potranno presentare domanda di accesso attraverso il Segretariato sociale presente in tutti i Municipi. Le richieste, una volta completata l’istruttoria e la valutazione, verranno accolte fino ad esaurimento dei posti, secondo le priorità previste nel disciplinare, in pubblicazione [ http://www.comune.bari.it/-/disciplinare-per-l-erogazione-del-servizio-sperimentale-di-educativa-domiciliare-in-favore-di-minori-diversamente-abili-integrata-semi- | qui ] . Le attività di Semi saranno avviate nel mese di ottobre.
Nel dettaglio, questi gli interventi previsti:
1. sostegno educativo rivolto direttamente al minore con disabilità, fisica o psichica, finalizzato all’autonomia, alla socializzazione e all’integrazione sociale;
2. sostegno educativo alla famiglia nello svolgimento del ruolo genitoriale e nella cura e accudimento del minore (idonea alimentazione, cura dell’igiene personale, cure affettive e relazionali, ecc.);
3. interventi di prevenzione dell’insuccesso scolastico, di orientamento nelle scelte formative professionali e di sostegno post-scolastico quale prosecuzione educativa tra scuola e contesto sociale, con il coinvolgimento dei/del genitore/i;
4. interventi di accompagnamento del/i genitore/i nella conoscenza e nell’accesso alla rete dei servizi socio-sanitari presenti sul territorio, nonché nella conoscenza ed utilizzo di risorse culturali e ricreative;
5. interventi di sostegno nelle dinamiche educative e relazionali interne al nucleo, per una efficace relazione minore/famiglia.