I dettagli
BARI – Grazie al lavoro interistituzionale svolto con la Prefettura, la Questura, l’Asl Bari e le Forze dell’ordine, si è risolta positivamente la vicenda dell’ex Ferrhotel, utilizzato da anni da persone migranti come luogo abituale di dimora. Nel pomeriggio i locali della struttura sono stati liberati e chiusi all’accesso del pubblico su disposizione della Prefettura.
I migranti presenti all’interno del Ferrhotel, in condizioni assolutamente precarie e non dignitose, hanno avviato da settimane, su loro specifica richiesta, un dialogo e un percorso di mediazione culturale con l’assessorato al Welfare, che ha predisposto uno sportello presso la sede dell’assessorato, in piazza Chiurlia, dedicato all’ascolto delle loro istanze e finalizzato a programmare piani individuali di accoglienza e sostegno al fine di migliorare le loro condizioni di vita generali.
Al momento sono complessivamente 19 le persone che, dopo l’interlocuzione con lo sportello comunale, sono state inserite in strutture di accoglienza, tra cui la Casa delle Culture, gli S.P.R.A.R. e le Case di comunità comunali. Altri 10 sono in fase di inserimento nelle strutture residenziali. Tutti coloro che non sono ancora stati intercettati, potranno recarsi nelle prossime ore, presso lo sportello comunale per avviare l’inserimento in struttura.
Nel corso delle operazioni di questo pomeriggio è stato assicurato il servizio degli assistenti sociali e degli operatori del P.I.S. al fine di supportare le persone in condizioni di maggiore fragilità e difficoltà. Sul luogo era presente anche un’equipe della Asl che si è resa disponibile a verificare le condizioni di salute dei migranti presenti. Coinvolta anche l’Amtab che ha accompagnato i migranti nelle varie strutture di accoglienza individuate. Sono stati inoltre predisposti ulteriori 40 posti di accoglienza straordinari, nel caso in cui dovesse emergere la necessità di ospitare persone non intercettate prima della giornata odierna.