I dettagli
BARLETTA – Musei aperti e gratis la prima domenica di dicembre a Barletta. L’Amministrazione comunale conferma anche per il prossimo 2 dicembre la possibilità di accedere gratuitamente ai musei e ai luoghi d’arte e di cultura della città. I visitatori potranno accedere gratuitamente al Castello dalle ore 9 alle 19 (ultimo ingresso consentito alle ore 18.15), per ammirare le testimonianze storiche del Lapidarium e visitare il Museo civico. E’ previsto l’ingresso gratuito anche a “Casa De Nittis” – Palazzo Della Marra, sempre negli stessi orari del Castello.
L’Amministrazione comunale, d’intesa con il Settore Cultura, ha inoltre, per l’occasione previsto l’allestimento di una mostra, dal titolo “Noi credevamo. Barletta nel turbine del Risorgimento”, che sarà inaugurata domenica alle 11 e che si concluderà il 26 maggio 2019. L’evento sarà presentato dal sindaco Cosimo Cannito, dall’assessore comunale alla Cultura Michele Ciniero, la dirigente del Settore Cultura Santa Scommegna, il professor Antonio Massimo Diviccaro.
La mostra sarà l’occasione per fare conoscere il ricco patrimonio di testimonianze dell’epoca risorgimentale, custodite nel Museo civico e nella Biblioteca comunale di Barletta e afferenti, per lo più, alle donazioni Gabbiani, Cafiero e al Fondo Vista.
Fra i pezzi in mostra vi è la bandiera del 9° Reggimento Corpo Volontari Italiani, con il nastro azzurro del 10° Reggimento e la camicia rossa, presumibilmente appartenuta al patriota barlettano Raffaele Lacerenza, testimonianza del ruolo di Barletta nel Risorgimento nazionale. La città, infatti, con Bari, Como e Varese, fu scelta quale sede di inquadramento e addestramento dei volontari garibaldini per la guerra all’Austria del 1866 e furono quasi 12.000 i ragazzi, provenienti in prevalenza dal Veneto ma anche dal resto d’Italia, ad essere accolti in città.
Questo e tanto altro sarà possibile ammirare e, in parte, scoprire nel percorso della mostra “Noi credevamo, Barletta nel turbine del Risorgimento”, nella quale le testimonianze documentali e materiali sono accompagnate dai testi a cura del professor Antonio Massimo Diviccaro.