Ecco com’è andata
BARI – Si è tenuta nel pomeriggio di giovedì 2 maggio, presso la sede ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) di Bari, la cerimonia di chiusura del campionato“Quarta Categoria” Puglia, torneo di calcio a 7 rivolto ad atleti con disabilità intellettivo–relazionali, riconosciuto dalla FIGC con il sostegno del Centro Sportivo Italiano (CSI) e la collaborazione di tutte le componenti del mondo del calcio.
Anche la bitontina Polisportiva Paralimpica Elos “Michele Cioce”, nel corso della stagione sportiva appena conclusasi, ha preso parte all’importante campionato. Accompagnata dal Presidente dell’associazione FrancoBonasia, dal Direttore Tecnico Vito Sasanelli e daAntonello Fiorentino, laureando in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, la squadra di atleti specialiadottata ufficialmente dall’USD Bitonto Calcioha avuto modo di confrontarsi e socializzare in un contesto sportivo ampio e stimolante, dedicandosi al calcio con la massima espressione delle proprie capacità.Cinque le squadre partecipanti assieme al Bitonto, in questa seconda edizione: Monopoli, Virtus Molfetta, Bari, Lecce e Manfredonia.
Il cerimoniale conclusivo di “Quarta Categoria”, alla presenza dei maggiori rappresentanti regionali della federazione e degli enti sportivi coinvolti nel progetto, nonché dei rappresentanti delle società adottanti e di testimonial del mondo del calcio del nostro territorio, ha visto protagonisti i giovani campioni pugliesi. Ognuno di loro, premiato e medagliato, si è fatto portatore del senso ultimo di una progettualità voluta e condivisa, esprimendo entusiasmo e desiderio di continuare a percorrere una strada comune.
«La nostra è una comunità, una famiglia estesa– ha affermato la coordinatrice regionale del progetto Stefania D’Elia– e questo torneo dall’altissimo livello tecnico ha evidenziato una ricchezza di momenti costruttivi per tutti. Tutto ciò è stato reso possibile dalla cornice preziosa di un ambiente sereno e valorizzante che ha consentito agli atleti di acquisire benessere psico-fisico e piena espressione di se stessi, imparando a gestire le emozioni e ad elaborarle con consapevolezza ed equilibrio».
Il torneoha visto aggiudicarsi la coppa dei vincitori dalla squadra del Manfredonia Fs che, prescindendo da classifiche e punteggi, ha deciso di condividere la vittoria con tutte le altre squadre partecipanti: «Le vittorie servono da stimolo per includere gli altri, per ringraziare ognuno degli atleti, dei tecnici e ognuna delle società per essersi messi in gioco».
E l’esperienza per la Polisportiva Paralimpica Elos di Bitonto non intende arrestarsi nel “qui” e “ora”, come sottolineato durante la cerimonia dal DT Sasanelli: «Il nostro desiderio, ora, è quello di creare un ulteriore momento di condivisione e socializzazione, una festa conclusiva che unisca tutti gli atleti nel campo da gioco».
La comunione di intenti avviata con l’USD Bitonto Calcio all’inizio della stagione sportiva 2018/2019è solo agli inizi. Il fecondo sodalizio umano e sportivo ha concesso ai giovani atleti la possibilità di vestire l’effige della propria città e di sentirsi autentici protagonisti sull’erba da gioco: «Quello tra le due realtà sportive nostrane non è solo un gemellaggio, è una fusione di intenti. Anche questo significa far parlare della nostra Bitonto in modo positivo, grazie alla professionalità e alla costante attenzione data a questi meravigliosi ragazzi della Elos dai tecnici laureati che li seguono da tempo», ha affermato l’assessore al patrimonio del Comune di Bitonto Domenico Nacci, tra i promotori e sostenitori dell’iniziativa assieme all’amministrazione comunale cittadina.
Il calcio inclusivo può crescere ancora, nel nostro territorio, con passione, semplicità, impegno e umiltà, cifre stilistiche che hanno caratterizzato il percorso umano e sportivo di “Quarta Categoria”. Indossare la maglia della propria squadra, calciare verso la porta, colpire la rete sono importanti momenti di accettazione e riconoscimento da parte degli altri. Ci si sente piccoli grandi campioni, verso la massima espressione della propria personalità. Quest’iniziativa si configura essere, così, una delle diverse forme in cui si concretizza l’intervento precipuo della Elos in materia di inclusione, agevolato e reso fattivo dalla sinergia ormai collaudata con le realtà istituzionali, associative e sportive del territorio.