Prezzo del grano, malcontento tra gli agricoltori. La Cia “La qualità è buona”

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al centro michele ferrandino e silvana roberto

Punte di 60 quintali a ettaro, media proteica fra 11 e 14, buono anche il peso specifico. Con 23 euro al quintale margini ridotti o in negativo, le importazioni sono riprese

FOGGIA – Discrete quantità, una buona media per il contenuto proteico, ma una scarsa redditività del prezzo corrisposto ai produttori tra cui comincia a serpeggiare un diffuso malcontento: la campagna del grano, in provincia di Foggia, è ormai completata per circa l’80%, e CIA Capitanata inizia a tracciare un primo bilancio.

Le zone collinari dei Monti Dauni devono ancora ultimare la raccolta, per cui i primi dati si riferiscono a tutto il resto della provincia“, ha spiegato Michele Ferrandino, presidente provinciale di CIA Capitanata.

In alcune zone, si sono raccolte punte massime di 60 quintali per ettaro; in altre si oscilla fra i 30 e i 35 quintali: in linea di massima, tuttavia, ci si può ritenere abbastanza soddisfatti per quanto riguarda le quantità. La media proteica si colloca tra i valori di 11 e 14. Di buon livello è anche il peso specifico del grano raccolto. Le note dolenti, purtroppo, arrivano ancora una volta dai prezzi corrisposti ai produttori“, ha aggiunto Ferrandino. “Chi ha sottoscritto contratti di filiera e non ha raggiunto il valore proteico concordato potrebbe avere un danno economico rilevante, e questo è un aspetto non trascurabile. Il prezzo, che all’inizio della campagna si attestava attorno ai 25 euro al quintale, negli ultimi giorni è sceso fino a 23 euro“.