Tetti scoperchiati, stalle squarciate dal vento, capannoni a rischio crollo per il vento. Unico aspetto positivo è l’aumento delle risorse idriche, dighe piene in Capitanata. Carrabba: “Tavolo in cinque punti, partire da riassetto idrogeologico e assicurazioni”
BARI – “Per l’agricoltura è un momento nero, come le trombe d’aria e le nubi che stanno danneggiando capannoni agricoli, sradicando alberi e strappando ortaggi e frutti dalle piante. Siamo preoccupati, anche perché non sembra esserci la giusta consapevolezza di quanto sta accadendo: le organizzazioni agricole e gli agricoltori stanno affrontando da soli un’emergenza infinita“. E’ Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani, a commentare con parole di grande preoccupazione gli effetti della nuova ondata di piogge torrenziali, trombe d’aria e grandinate che si è abbattuta sabato 13 luglio su tutta la Puglia. Campi allagati e ortaggi strappati dalle piante nel Foggiano, vigneti frustati da vento e acqua nel Barese, uliveti e alberi da frutto sferzati da vento e pioggia nel Leccese, in provincia di Brindisi e di Taranto.
DANNI ANCHE ALLE STRUTTURE. “I danni sono ingenti, con perdite pesanti per tutte le colture stagionali, ma non soltanto ai prodotti. Sono moltissimi i piccoli capannoni, rimesse, caseggiati rurali, stalle e strutture agricole più in generale che hanno subito danni, con lo scoperchiamento dei tetti, in alcuni casi l’abbattimento di muretti, recinzioni, cancelli. Le strutture dei vigneti hanno subito danni evidenti, come abbiamo ampiamente documentato, anche fotograficamente, attraverso le moltissime segnalazioni ricevute dai nostri associati. Danni sono segnalati anche alle strutture agrituristiche, ai lidi in diversi punti delle coste pugliesi“.