Cannito: “Ecco perché non possiamo rinunciarvi”
BARLETTA – Un anno fa si era pensato di rimuovere i vecchi raccoglitori per gli indumenti usati e, infatti, buona parte furono tolti, perché ricettacolo di rifiuti per la città, oltre che pericolo per coloro i quali vi si introducevano nel tentativo di prelevarne il contenuto. La loro presenza, inoltre, era a costo zero per chi gestiva il servizio.
La prossima settimana, entro venerdì 13, in città saranno installati i nuovi contenitori per la raccolta degli abiti usati, saranno antintrusione e dotati di un sistema di conferimento a rotazione. Si tratta di 65 postazioni, a fronte delle vecchie 110, dislocate in altrettante vie individuate a cura di Bar.s.a. e del Servizio di Igiene ambientale del comune di Barletta. 60 contenitori saranno collocati per strada e cinque nei centri di raccolta.
La ditta che si è aggiudicata il servizio, con una gara pubblica, per tre anni, la Euro Frip di Casoria, verserà al comune non solo la tassa di occupazione di suolo pubblico ma anche un aggio annuale di 29.850 euro. Ho già spiegato che i contenitori saranno antintrusione e ora veniamo alla questione dei rifiuti. Se i contenitori non verranno usati nel modo in cui devono, per la raccolta degli indumenti usati, ma per conferirvi illecitamente rifiuti, questo accadrà per l’inciviltà di alcuni, non possiamo privare la città di un servizio e del suo valore per la loro villania. Sia chiaro che per contrastare tale fenomeno incrementeremo ulteriormente i controlli e sanzioneremo pesantemente chi userà i raccoglitori per abbandonare rifiuti.
Uno dei motivi per cui non possiamo permetterci di rinunciare ai contenitori per la raccolta degli abiti usati è che la loro presenza incide sulla percentuale di raccolta differenziata evitandoci di pagare l’Ecotassa. Più alta è la percentuale di differenziata e meno spenderà il comune per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati. Questo si traduce in risparmio per i cittadini – contribuenti sui quali peserebbe direttamente questo tributo, con l’incremento della Tari.
Queste sono le ragioni per cui, tolti i vecchi contenitori, ne andremo a posizionare di nuovi, perché se i primi rappresentavano per la città una perdita in termini economici e una fonte di pericolo, i nuovi rappresentano una opportunità, una fonte di guadagno, di risparmio per i contribuenti e un servizio alla città.
Di seguito la dislocazione dei nuovi contenitori
Patalini, 19 contenitori;
Settefrati, 16 contenitori;
Borgovilla, 12 contenitori;
Santa Maria 12 contenitori;
Centro storico, 1 contenitore (corso Cavour);
Centri di raccolta, 5 contenitori (due nell’eco centro di via dei Salici, tre in quello di via Callano).
Nella piantina allegata, una legenda individua le aree e una specifica le vie con le postazioni in cui verranno collocati i contenitori. Contestualmente all’arrivo di quelli nuovi saranno rimossi i pochi ultimi cassonetti per gli indumenti usati rimasti sul territorio.