UNITRE. Nicola Losapio inaugura l’Anno Accademico con il sorriso

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unitre, nicola losapio inaugura l’anno accademico con il sorriso

Successo di pubblico per l’attore pugliese, ospite d’onore dell’Università delle Tre Età

BISCEGLIE (BAT) – «L’ironia è il sale della vita e, se applicata allo studio, aiuta ad apprendere meglio.» Un vero e proprio motto per Nicola Losapio, ospite d’onore all’inaugurazione dell’A.A. 2019/2020 della UNITRE di Bisceglie (BAT), una delle più note università della terza età, con numerose sedi in tutta Italia e anche all’estero.

Reduce dalle riprese pugliesi degli ultimi film di Sofia Loren, Zalone, Verdone, Paola Cortellesi e Aldo, Giovanni e Giacomo, Nicola Losapio ha allietato il pubblico del Salone EPASS di Bisceglie, con due piccole e divertenti pièce teatrali.

La serata è stata aperta dal Coro Gaudium con l’inno di Mameli ed altri brani di repertorio, accolti con entusiasmo dall’importante parterre, del quale facevano parte gli assessori Roberta Rigante, Vittoria Sasso e Tonia Spina; il consigliere Vittorio Fata e il Mons. Franco Lorusso, vicario episcopale di Bisceglie.

Nicola Losapio, affiancato dal regista Neri Genesio Verdirosi e dalla professoressa Ida Lucia Musci, ha interpretato le pièce “Acqua Minerale” di Achille Campanile e “Lettera Anonima” dei fratelli Carlo e Aldo Giuffrè.

Molte risate e tantissimi applausi hanno caratterizzato un pubblico partecipe ed entusiasta, soddisfatto delle interpretazioni dei tre attori che hanno dato pepe alla serata.

«Una bella serata di cultura e ironia, parole che non passano mai di moda e che, come il vino, migliorano con il tempo.» dice Losapio al termine dell’evento. «Ringrazio la presidente di UNITRE – Bisceglie Anna Maria Pignatelli. La UNITRE è una realtà importante, con un notevole peso culturale nella nostra comunità e in tutte quelle nelle quali ha sede. È un veicolo essenziale per diffondere la conoscenza a tutte le età. Questa sera sono stato felice di aver interpretato due pièce di Campanile e dei fratelli Giuffrè, esponenti di spicco della letteratura e del teatro italiano, capaci come pochi di fare cultura con ironia. Perché L’ironia è il sale della vita e, se applicata allo studio, aiuta ad apprendere meglio