Ecco com’è andata
BARLETTA – Capodanno al “Curci” è stato un successo! Lo spettacolo andato in scena la sera di San Silvestro con il brindisi e i festeggiamenti di mezzanotte, ha riempito il teatro. Tutto esaurito, dunque, per Dino Abbrescia e per il suo Raccondino e grande successo per chi ha voluto il teatro aperto a Capodanno, il direttore artistico Fabio Troiano, sostenuto in questa sua proposta dal sindaco Cosimo Cannito e dalla dirigente del settore Cultura Santa Scommegna.
E’ stato proprio Troiano, insieme all’assessore alla Cultura Graziana Carbone, a salutare e accogliere il pubblico, proveniente da tutta la Puglia ma anche dalla Basilicata, e dare il via alla serata, un pubblico che è stato protagonista della prima notte al “Curci”.
“I commenti sono stati molti – ha detto il direttore artistico Fabio Troiano – ma uno mi ha colpito più di tutti, “la notte del 31 a teatro, come in una grande città!”, e sì, perché è vero, la grandezza di una città in primis la fa il numero degli abitanti, ma Barletta con de Nittis, il Castello, la Disfida, la Cattedrale, la Basilica del Santo Sepolcro, il Teatro Curci è unica!”.
“Una delle funzioni del teatro è l’aggregazione e aspettare l’arrivo del nuovo decennio con un’atmosfera magica in uno dei teatri più belli d’Italia, il Curci, è stata un’emozione indescrivibile – ha aggiunto Troiano – resa possibile da chi era convinto come me che le persone sentono il bisogno di condividere e il “tutto esaurito” lo testimonia. Ringrazio il sindaco Cannito e la dirigente alla Cultura Santa Scommegna per aver reso possibile e indimenticabile questa serata”.
“Questa è stata una sfida – ha detto il sindaco Cosimo Cannito – l’ennesima che la città ha saputo cogliere, ma non solo, visto che in tanti sono arrivati da fuori città e regione. Questo perché abbiamo ideato una proposta ulteriore, suggestiva, umana per trascorrere la notte di Capodanno, offrendo agli amanti del teatro e della sua magia una meta che diventerà fissa. Ringrazio per la sua intuizione Fabio Troiano, la dottoressa Scommegna e soprattutto gli addetti, i tecnici, le maschere e tutta la squadra del teatro che ha lavorato perché si andasse in scena”.