I dettagli
BARI – Sono cominciati questa mattina i lavori di adeguamento del sottovia Giuseppe Filippo. Gli interventi, aggiudicati alla ditta MI.CA. srl per un importo di 250mila euro, serviranno a sostituire tutti i vetri presenti (alcuni dei quali danneggiati, altri rimossi e altri ancora completamente oscurati da scritte e affissioni selvagge). Questi saranno eliminati e sostituiti con pannelli del tipo orsogrill con maglia quadrata 5 cm, per consentire la circolazione dell’aria all’interno del sottopasso, che sarà comunque monitorato grazie all’installazione di speciali sensori collegati con lampade semaforiche all’esterno, che diventeranno rosse o verdi a seconda della qualità dell’aria rilevata.
A garanzia della sicurezza dei cittadini il camminamento pedonale sarà dotato di un sistema di videosorveglianza – con una telecamera ogni 15 metri allocata in posizione irraggiungibile per scongiurare atti vandalici -, e disporrà di pulsanti di sicurezza da azionare in caso di pericolo per allertare la Polizia locale. Tra i lavori di riqualificazione del sottopasso è prevista anche l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione a led, del tipo a linea continua, che offrirà uno standard di illuminamento elevato, necessario per una buona resa delle immagini riprese dalle telecamere.
“I lavori andranno avanti fino a marzo – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso – pertanto in questo periodo il camminamento pedonale resterà chiuso al transito. Saremo attenti e vigili affinché non si perda neanche un giorno di tempo, perché sappiamo che quel percorso è molto importante per tanti cittadini che ogni giorno si spostano dal quartiere Libertà a Poggiofranco per lavoro o altre esigenze. Stiamo lavorando su tutti gli spazi pubblici, anche i più angusti, affinché i cittadini li percepiscano non come percorsi obbligatori per le loro esigenze ma luoghi da attraversare. Rendere un percorso pedonale più sicuro e confortevole significa anche invogliare le persone ad attraversarlo, magari scegliendo di lasciare l’automobile a casa“.