I dettagli
BARI – A causa dell’allarme coronavirus il latte pugliese viene venduto a basso prezzo, però continua ad arrivare sul mercato latte straniero: Confagricoltura Puglia mette in evidenza la contraddizione e chiede misure per venire incontro ai produttori di latte locali.
L’andamento delle quotazioni nelle ultime settimane ha registrato un calo significativo del prezzo del latte crudo nazionale. Rispetto all’ultima quotazione di fine febbraio, è sceso di 6 punti percentuali sulla piazza di Milano e di quasi 8 punti su quella di Verona. In confronto con lo stesso periodo del 2019 la differenza è circa 14 punti su entrambe le importanti piazze nazionali.
“Il settore lattiero caseario è un asse portante della nostra economia regionale e va sostenuto“, evidenzia Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia.
Dal punto di vista della produzione primaria di latte bovino in allevamento, per Confagricoltura Puglia inoltre è opportuno varare misure straordinaria di indennizzo per le perdite conseguenti alla minore consegna di latte.
Per Angelo de Filippis presidente sezione latte di Confagricoltura Puglia “il governo dovrebbe sostenere le aziende zootecniche che più di tutte hanno subito contrazioni di vendite di latte a causa diretta e indiretta del coronavirus”, “diretta – spiega de Filippis – dovuta alla minore domanda di prodotti tipici italiani quali grana e parmigiano; indiretta perché nelle zone focolaio del virus molti stabilimenti di trasformazione sono rimasti ovviamente chiusi causando un surplus di latte che ha causato un’inevitabile riduzione del prezzo pagato alle stalle di tutto il territorio nazionale“.
Tra le strade percorribili per Confagricoltura Puglia ve ne sono alcune marcatamente sociali. Tale sostegno “potrebbe essere il ritiro a prezzo di mercato di prodotto stagionato da destinare a enti pubblici sociali o anche sotto forma di latte a lunga conservazione“, conclude il presidente della sezione latte.