Ecco com’è andata
BARLETTA – Questa mattina il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito e il vice sindaco Marcello Lanotte, con delega alle Attività produttive, hanno incontrato alcuni dei rappresentanti delle medie e grandi strutture della città per discutere di orari di vendita e chiusure domenicali.
C’è stata una grande sintonia e altrettanta intesa fra le parti, che sono convenute sulla necessità di ridurre orari e tenere chiusi gli esercizi la domenica, alcuni anche il sabato, a tutela della comunità, dei lavoratori e per limitare i danni causati dall’epidemia di Coronavirus.
Al confronto erano presenti Vito Magarelli per Coop Alleanza 3.0 (Ipercoop), il quale ha riferito delle chiusure delle prossime due domeniche, 29 marzo e 5 aprile;
Nicola Manzionna, per il gruppo Tatò Paride e Master Franchisee di Coop Alleanza 3.0, il quale ha riferito della chiusura di domenica 29 marzo e della successiva del 5 aprile;
Riccardo Cicco, per i supermercati Emilia, chiuso tutte le domeniche;
Riccardo Loconte per il punto vendita Euronics, chiuso sabato e domenica.
Valeria Porcella, per i due punti vendita del gruppo Acqua e Sapone di via Gesualdo chiuso sia il sabato sia la domenica, e di via Firenze chiuso la domenica.
Tutti stanno rispettando un orario ridotto.
Telefonicamente sono intervenuti anche i responsabili di:
Dok punti Megamark, chiusi domenica 29 marzo e domenica 5 aprile;
Lidl, chiusi domenica 29 marzo;
Eurospin, chiusi domenica 29 marzo;
MD, chiusi il 29 marzo;
“Vi ringraziamo per la vostra collaborazione che, ora più che mai, è fondamentale per affrontare questa emergenza – hanno detto il sindaco Cannito e il vice sindaco Marcello Lannotte – perché state dimostrando intelligenza evitando speculazioni che non pagherebbero, anzi rischierebbero di farci trascinare a lungo questa situazione”.
“Vorremmo che anche gli altri avessero la vostra stessa sensibilità e – concludono il primo cittadino e il suo vice – a costoro voglio dire che verranno eseguiti controlli a tappeto e che saranno serrati e rigidi per evitare che si creino assembramenti che costituiscono situazioni di pericolo e nocumento per la salute pubblica”.