Lazzàro (Confagricoltura Puglia): “Crisi idrica in Puglia mette in difficoltà l’intero sistema agroalimentare italiano”

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luca lazzaro (primo piano)

Ecco le sue dichiarazioni

BARI – “In merito alla grave emergenza idrica in Puglia si sta perdendo tempo prezioso“, è quanto sostiene Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia.

Evidenzio un dato preoccupante: a causa della carenza idrica – dice – il Consorzio per la bonifica della Capitanata ha di recente rinviato ogni decisione in merito alla distribuzione di acqua per il vasto comprensorio irriguo del Fortore, sistema che rifornisce i campi di tantissimi comuni del Foggiano“. “Il momento è drammatico per il Paese – dice Lazzàro – ma trascurare l’agricoltura oggi vuol dire mettere in difficoltà l’intero sistema agroalimentare italiano nell’immediato futuro”.

Un recente rapporto di Area Sviluppo Sostenibile e Innovazione di Confagricoltura mette in risalto una situazione idrica al momento fortemente disomogenea sul territorio nazionale, con forti differenze tra Nord e Sud. Da una parte, la situazione nel Nord Italia non desta in generale particolari preoccupazioni, grazie anche alle riserve di neve e i buoni livelli dei bacini alpini, come dimostrano i bacini in Lombardia che a marzo contenevano circa 570 milioni di metri cubi in più rispetto al 2019.

Qualche preoccupazione arriva dal Veneto in vista dell’apertura ufficiale della stagione irrigua, prevista il 15 Aprile: i principali fiumi della regione (Adige, Piave, Brenta) hanno livelli vicini al minimo deflusso vitale. Condizioni completamente opposte invece nelle regioni del Sud, dove già si parla di emergenza idrica. Dall’analisi dei dati disponibili in rete la situazione è la seguente.

In Sicilia rispetto al 2019 nel mese di marzo c’è stato un deficit di circa 110 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno (-17,5%), mentre il mese di febbraio ha segnato una diminuzione di circa 80 milioni di metri cubi rispetto al 2019 (-12,8%).

Situazione analoga in Puglia, dove nel Consorzio della Capitanata vengono segnalati circa 120 milioni di metri cubi in meno rispetto al 2019 (-43,2%). Qui ha destato molto scalpore l’avviso ai consorziati del Consorzio per la bonifica della Capitanata del 19 marzo con il quale si è comunicato che per “il Comprensorio irriguo del Fortore ogni decisione in merito alla distribuzione di acqua per uso irriguo è stata rinviata”. Ciò proprio in riferimento alle limitate disponibilità idriche dei bacini di Occhito e Capaccio.

Anche in Basilicata la situazione è critica, difatti sebbene le piogge di marzo abbiano portato il volume di acqua complessivamente disponibile ad oltre 313 milioni di metri cubi (erano circa 260 a fine febbraio), resta comunque un livello più basso del rispetto alla media mensile (-27,3% rispetto a Marzo 2019, con 430 milioni di metri cubi).