Ecco le sue dichiarazioni
BARI – La Uila Puglia, con una missiva a firma del Segretario Generale Pietro Buongiorno, chiede un incontro al Governatore Emiliano “allo scopo di poter verificare le volontà propositive” della Giunta Regionale “in ordine alla situazione del comparto agricolo e sulle necessarie iniziative da intraprendere per determinare una crescita consapevole, sostenibile, innovativa ed equa, contrastando efficacemente diseguaglianze e sfruttamento e distorsioni del mercato del lavoro“.
“Con l’approssimarsi della stagione estiva, e, con essa, l’avvio delle grandi campagne di raccolta in Puglia – scrive Buongiorno- si ripropone, con drammatica puntualità, il tema del contrasto al caporalato, al lavoro irregolare, allo sfruttamento ed alla evasione/elusione contributiva. Quest’anno, peraltro, il contesto è aggravato dalla persistente emergenza epidemiologica che impone comportamenti responsabili in tema di sicurezza nel contrasto al contagio e, quindi, il possibile rispetto del distanziamento sociale“.
Quindi l’invito ad elaborare una riflessione che tenga conto della complessità del fenomeno che si esplica dei diversi ambiti non solo economici, ma anche normativi e sociali, partendo proprio dalla gestione dei trasporti: “Immaginare di poter affrontare la sfida della legalità, della integrazione, dello sviluppo necessario e sostenibile, insomma della buona impresa, contando unicamente sulle norme repressive contenute nella straordinaria conquista della Legge 199, integrata dalla lodevole iniziativa di acquistare un pò di biciclette da assegnare ai braccianti di colore, ci pare una risposta insufficiente al fabbisogno di poderose e qualificate azioni di rilancio della filiera: bisogna partire dalla valorizzazione del settore primario, correggendo le deformazioni dell’economia attuale ed imboccare la strada dello sviluppo sostenibile, valorizzando gli strumenti negoziali (Osservatori ed Enti Bilaterali) e quelli istituiti dalla Legge 199, Rete Agricola di Qualità e Sezioni Territoriali per il lavoro agricolo di qualità“.
Il Segretario Generale porta al centro del dibattito politico la questione del caporalato: “In Puglia – si legge nella nota- le grandi stagioni di raccolta, è bene ricordarselo, non interessano unicamente i ghetti di alcune province Pugliesi, dove pure insistono i caratteri più cruenti e criminali della mano del caporalato, multiforme e multicolore, ma, in maniera diffusa, tutto il territorio regionale, e, ripropongono i temi di criticità irrisolti del mercato del lavoro: incontro tra domanda ed offerta, del trasporto, capillare ed efficace, e delle elusioni o evasioni salariali e contributive, sotto-salario ed omissione contributiva“.
Le buone prassi in questi anni, in Italia, ci sono state e Buongiorno fa chiari riferimenti: “Ci sono state elaborazioni progettuali, in questi ultimi mesi, a partire da quella della Regione Lazio che hanno dettato la strada maestra del rilancio settoriale, della legalità e della trasparenza, finalizzando risorse significative, anche e soprattutto di provenienza Comunitaria. Tali progetti hanno condiviso un percorso impegnativo e rivoluzionario con le parti sociali, investendo nel settore, sulle imprese e sui lavoratori, considerando il reddito d’impresa ma anche il valore del lavoro e la sua qualità, nonché la salute e la sua tutela“.