Presidio in piazza Sant’Oronzo a Lecce del Coordinamento Leccese Solidale e Grup Yorum

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Chiesa di Santa Irene Lecce

LECCE – Per sabato 6 giugno, alle ore 18, in Piazza Sant’Oronzo a Lecce, il Coordinamento Leccese Solidale con Grup Yorum ha organizzato una manifestazione di solidarietà al Collettivo Musicale turco Grup Yorum, in supporto alle loro giuste richieste:

*Annullamento dei bandi dei concerti;
*Fine delle irruzioni nel loro Centro Culturale İdil di İstanbul;
*Scarcerazione immediata dei membri di Grup Yorum in prigione;
*Cancellazione dei nomi dei membri di Grup Yorum dalle liste dei ricercati.

Per portare avanti queste richieste molti membri di Grup Yorum sono stati in sciopero della fame e due di loro hanno tramutato lo sciopero della fame in death fast (ovvero in sciopero della fame fino alla morte). Helin Bölek e İbrahim Gökçek sono diventati martiri rispettivamente ad aprile e maggio. Affinché non si debba più morire di fame per poter cantare le proprie canzoni, e richiamando i diritti fondamentali di libertà di espressione, il Coordinamento Leccese Solidale con Grup Yorum, ha indetto questa manifestazione alla quale tutti i cittadini liberi e associazioni democratiche sono invitati a partecipare e a sottoscrivere questa iniziativa.

Il Coordinamento chiede di:

*accogliere le richieste di Grup Yorum;
*ritirare i militari italiani dal territorio turco;
*termine del commercio di armi con la Turchia.

CHI È GRUP YORUM
Grup Yorum è un collettivo musicale turco, fondato nel 1985, che ha sempre subito minacce e repressione a causa delle loro canzoni di denuncia di carattere politico, che si ispirano ai valori di libertà, democrazia e opposizione alla dittatura.

Nei suoi trentacinque anni di vita, Grup Yorum ha all’attivo 23 album pubblicati e tantissimi fan in tutto il mondo. Nel corso degli anni ha sempre subito le minacce, gli arresti e i soprusi dello stato turco ma non si è mai arresa. In particolare, negli ultimi anni – dopo il tentato colpo di stato del 2016 – con l’entrata in vigore delle leggi di emergenza antiterrorismo, hanno subito 12 perquisizioni del loro Centro Culturale İdil con distruzione degli strumenti, sequestro del materiale presente e arresti di chi vi era dentro; più di 300 procedimenti giudiziari; l’inserimento dei nomi di tutti i membri del gruppo nelle liste dei ricercati.

NON LASCIAMOLI SOLI.
DIAMO VOCE A CHI HA SOLO IL PROPRIO CORPO PER FAR CONOSCERE AL MONDO INTERO LA BARBARIE CRIMINALE DI ĔRDOGAN E DEL SUO GOVERNO.
LIBERTÀ PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI TURCHI.
STOP ALLA VENDITA DI ARMI ALLA TURCHIA.