Il Festival GenerAction si conclude con due video realizzati durante il lockdown
BARI – Martedì 9 giugno saranno pubblicati sul canale YouTube della RCU Picone Poggiofranco, i due cortometraggi realizzati dagli alunni dei licei Socrate e Marco Polo di Bari come lavoro finale del progetto GenerAction – festival del documentario per e dei ragazzi, realizzato dalla Coop. Soc Il Nuovo Fantarca, in collaborazione con l’Ass. Ondocks, i predetti Istituti Scolastici, nell’ambito delle attività della Rete Civica Urbana Picone – Poggiofranco.
Gli elaborati consistono in una riflessione sulle opere filmiche che hanno visto i giovani durante le attività del festival “GenerAction”, in programma da dicembre a marzo, con la proiezione gratuita, nella sede dei Missionari Comboniani di Bari, di quattro documentari, selezionati dai ragazzi durante le ore di lezione e sempre da loro, fuori dagli orari scolastici, presentati e discussioni con il pubblico interessato. Lo svolgimento delle attività è stato interrotto dal lockdown che non ha consentito di realizzare l’ultimo appuntamento di proiezioni serali ed è stato “trasformato” in un’attività creativa a distanza in cui ogni partecipante, utilizzando il proprio cellulare, ha raccontato in pochi frame, la sua esperienza all’interno del progetto. Una sorta di feedback audiovisivo che risente del periodo di quarantena e di quel distanziamento sociale in cui i ragazzi si sono trovati a studiare e a vivere le proprie giornate.
“Ho trovato il progetto ‘GenerAction’ molto originale – ha commentato un’alunna del Marco Polo – perché ci ha permesso di lavorare con i film mettendo al centro i nostri interessi. Abbiamo avuto la possibilità di lavorare con esperti del settore, con autori di documentari, abbiamo organizzato una rassegna e ci ha messo a diretto contatto con temi molto importanti su cui è bello andare a fondo. Un progetto che consiglio ad altri ragazzi”.
Il festival “GenerAction”, quest’anno è giunto alla sua seconda edizione. Punto di forza di questo secondo anno è stata l’azione di audience development che ha formato i ragazzi sui linguaggi del documentario, rendendoli in diversi modi protagonisti sin dall’inizio della scelta delle opere da mostrare al pubblico e della loro presentazione. Infatti i doc proiettati, quasi tutti in prima regionale, sono stati presentati al pubblico dai ragazzi stessi, che hanno condotto anche dibattiti interessanti con gli autori che sono intervenuti, come il regista Francesco Conversano con la prima regionale del documentario “Son morto che ero bambino. Guccini ad Auschwitz” e i giovanissimi autori di “Controcorrente”, Claudia Carotenuto e Daniele Giustozzi. Grande apprezzamento di critica da parte dei ragazzi hanno ricevuto i documentari “Selfie” di Agostino Ferrente, fresco vincitore del David di Donatello per il Miglior Documentario e “Ghiaccio” di Tomaso Clavarino.
“È stato un progetto davvero innovativo – ha affermato un alunno del Socrate – non solo perché fatto da noi ragazzi, ma perché l’oggetto di studio sono i documentari, di solito etichettati come noiosi. Invece il progetto è riuscito a ribaltare lo stereotipo e ci ha permesso di fare diretta esperienza di quanto invece possano essere interessanti. Noi stessi abbiamo scelto i temi, i dibattiti li abbiamo condotti noi, i film li abbiamo presentati noi al pubblico e questo ci ha resi più partecipi e più attivi”.