Trasporti non di linea, Lazzàro: “Con l’ordinanza 266 della Regione il mondo agricolo può affrontare stagione raccolti”

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BARI – “La Regione si è finalmente espressa in materia di trasporto non di linea, tema che in questi giorni di emergenza coronavirus ha creato non pochi problemi alle aziende e ai braccianti agricoli”. È quanto sostiene Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia, all’indomani del varo dell’ordinanza della Regione n. 266 – disposizioni in materia di trasporto non di linea – noleggio con conducente per i servizi atipici.

Sino al 14 luglio 2020​, e fermo restando l’obbligo di usare mascherine nei luoghi confinati aperti al pubblico inclusi i mezzi di trasporto, l’ordinanza consente il trasferimento di gruppi di lavoratori che comunemente condividono lo stesso luogo di lavoro riducendo ​la distanza interpersonale a bordo, ai fini di un maggiore indice di riempimento dei mezzi. I limiti sono: l’uso delle protezioni delle vie respiratorie; divieto di far salire a bordo soggetti con febbre (temperatura >37,5 C°) o sintomi respiratori; garanzia dell’apertura dei finestrini o di altre prese d’aria naturale per il ricambio dell’aria; esclusione del posizionamento dei passeggeri faccia a faccia, evitando comunque che vengano occupati posti vicino al conducente.

Il provvedimento è stato sollecitato più volte dall’organizzazione sindacale.

A maggio scorso, il presidente di Confagricoltura Puglia aveva scritto sia al presidente della Regione chiedendo una soluzione in previsione “delle grandi campagne di raccolta di prodotti agricoli” e sia ai prefetti pugliesi, sollecitando anche in questo caso una soluzione per evitare il blocco dei lavori nei campi e nelle aziende.

La nostra organizzazione ha chiesto in più occasioni un intervento del presidente Michele Emiliano, della Regione Puglia e dei prefetti su questa materia – precisa Lazzàro – Nei mesi e nei giorni scorsi le aziende agricole hanno sofferto l’incertezza normativa e la farraginosa gestione degli spostamenti della manodopera, e queste problematiche sono ricadute inevitabilmente anche sui braccianti. Oggi, con questa ordinanza che comunque prevede l’uso di precauzioni e il distanziamento sociale lì dove possibile, gli agricoltori e i braccianti agricoli possono affrontare con maggiore serenità la stagione pugliese dei grandi raccolti“.