TARANTO – È tornata a riunirsi, dopo il lockdown, la Cabina di Regia prevista dalla Convenzione Quadro tra Università di Bari e Comune di Taranto, per riprendere e affrontare le principali tematiche dello sviluppo degli studi e della ricerca universitaria a Taranto.
Il Comune, rappresentato dal sindaco Rinaldo Melucci, dal direttore generale Ciro Giuseppe Imperio e dall’assessore Francesca Portacci, si è confrontato con il rettore Stefano Bronzini, il direttore generale Gaetano Prudente, il direttore del dipartimento ionico Riccardo Pagano e il professor Bruno Notarnicola, per affrontare argomenti di attualità e pianificare percorsi strategici in linea con le giuste ambizioni della città.
Il clima costruttivo dell’incontro si è pienamente manifestato in relazione al primo punto all’ordine del giorno, relativo all’autonomia universitaria di Taranto. Il sindaco Melucci ha evidenziato l’importanza strategica dell’autonomia, in coerenza con la transizione che vede il passaggio dell’economia cittadina verso percorsi di sviluppo tendenti a intercettare nuovi segmenti di mercato e lo sviluppo di nuove professioni legate alle vocazioni del territorio. «L’università di Taranto mira a essere non una succursale o una derivazione di altre realtà territoriali – ha spiegato il sindaco –, bensì la risposta alle esigenze di formazione e di ricerca provenienti dal territorio per costituirne volano per lo sviluppo del turismo, dello sport, delle attività portuali e di ogni altra attività legata al mare, alla vocazione della città e alla necessità di uno sviluppo sostenibile, in aderenza ai programmi di medio e lungo periodo capaci di dare stabilità e prospettive all’economia tarantina».
Il rettore ha convenuto che lo sviluppo della formazione universitaria a Taranto, anche attraverso l’istituzione di nuovi corsi di laurea coerenti con le esigenze del territorio, debba essere non concorrente, ma complementare all’offerta formativa barese attraverso la “tematizzazione” dei percorsi formativi che fidelizzino, da un lato, i giovani tarantini e attraggano, dall’altro, studenti fuori sede. Ha anche evidenziato la necessità di costituire un comitato tecnico organizzatore per l’analisi del fabbisogno territoriale, utile per scelte ragionate ed efficaci per soddisfare le esigenze legate al graduale passaggio ad un’università autonoma.
La realtà universitaria tarantina che deve delinearsi, secondo l’idea dell’amministrazione comunale, non contempla la cura del particolare, ma il decollo di una realtà sin qui costruita per fare sistema con il mondo universitario pugliese e non solo. Il salto di qualità auspicato da Comune e Università è ambizioso, ma coerente con le risorse impiegate che vedono il primo impegnato direttamente rendendo disponibili prestigiosi edifici e stanziamenti finanziari per circa un milione e mezzo di euro nel triennio 2019/2021, costituendo uno dei programmi chiave dell’amministrazione comunale.
L’ordine del giorno, inoltre, prevedeva la puntuale verifica dell’attuazione a oggi dell’accordo stipulato nell’aprile 2019, in relazione ai finanziamenti comunali e al rispetto degli impegni dell’Università in materia di sostegno agli studenti immatricolati a Taranto, all’attivazione di corsi di formazione post universitaria e delle altre iniziative in tema di premi di laurea e di consolidamento del legame tra istituti superiori e Dipartimento Ionico dell’Università di Bari, la cui centralità resta fondamentale.
Dal monitoraggio dell’andamento dei reciproci impegni è emersa la puntuale attuazione della Convenzione, che ha visto, tra l’altro, l’assegnazione di un contributo di 250 euro, da utilizzarsi per l’acquisto di libri, a 120 studenti immatricolati nell’anno accademico 2019/2020, secondo criteri legati al merito e al reddito, l’istituzione e l’avvio di un master di secondo livello in materia di contabilità, finanza e pubblica amministrazione, nonché l’avvio di un percorso mirato a premiare le migliori tesi dell’anno, elaborate da studenti laureati nelle sedi universitarie tarantine.
La Cabina di Regia tornerà a riunirsi periodicamente. Comune e Università convengono che ogni iniziativa, ogni esigenza ed ogni argomento legato alla formazione universitaria e alla ricerca, pur coinvolgendo altri enti e istituzioni, dovrà opportunamente essere trattato nell’ampia cornice del vigente Accordo di Programma.