In viaggio ispirati da Alessandro Leogrande e Janet Ross
La letteratura di viaggio e viaggiatori. In Puglia. Nell’ambito del Progetto Interreg 2014-2020 Polysemi, finalizzato alla creazione di un “Parco dei viaggi letterari in Grecia e Magna Grecia”, l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Leader Beneficiary, promuove due workshop teatrali – a partecipazione gratuita – destinati a giovani (15-25 anni) e adulti (25-90 anni) interessati a fare un’esperienza di approccio al teatro, affidandone la conduzione alla cooperativa teatrale Crest.
Il tema del viaggio farà da filo conduttore ai due percorsi formativi con l’intento di esplorare e scoprire luoghi e personaggi. In particolare, il gruppo giovani (due incontri alla settimana, il martedì e il giovedì, dalle ore 10.30 alle 12.30) si confronterà con alcune opere di Alessandro Leogrande, scrittore e giornalista tarantino, convinto assertore che dalla periferia si vedono tante realtà che sfuggono a prima vista. Mentre il gruppo adulti (tre incontri alla settimana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, dalle ore 19 alle 21) si farà guidare dalle suggestive descrizioni paesaggistiche di Janet Ross, viaggiatrice inglese di metà Ottocento che in Puglia trovò un mondo che non pensava potesse esistere, innamorandosene.
Durante le 20 ore di workshop, da lunedì 6 luglio al TaTÀ di Taranto, sarà possibile percorrere le fasi salienti della costruzione di uno spettacolo teatrale, scoprendo e mettendo in gioco le molteplici potenzialità espressive che ognuno di noi racchiude. Una sorta di “tesoro” da portare alla luce. Al termine dei laboratori, previsti esiti finali sul palcoscenico dell’auditorium di via Deledda, nel rispetto rigoroso dello stato di emergenza sanitaria e delle disposizioni governative per il contenimento del Covid-19. Informazioni e iscrizioni al numero 366.3473430.
Alessandro Leogrande (1977-2017)
È stato vicedirettore della rivista mensile “Lo straniero”, fondata e diretta da Goffredo Fofi. Ha collaborato con Corriere del Mezzogiorno, Il Riformista, Saturno (inserto culturale de Il Fatto Quotidiano), Rai Radio 3. Ha scritto “Un mare nascosto” (L’ancora del Mediterraneo, 2000), “Nel paese dei viceré. L’Italia tra pace e guerra” (L’ancora del Mediterraneo, 2006), “Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud” (Mondadori, 2008), “Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali” (Fandango, 2010, premio Sandro Onofri e premio Napoli,), “Il naufragio. Morte nel Mediterraneo” (Feltrinelli, 2011, premio Paolo Volponi e premio Ryszard Kapuscinski), “Fumo sulla città” (Fandango, 2013), “Adriatico” (collana digitale Zoom di Feltrinelli, 2011). La frontiera (Feltrinelli, 2015), “Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (Feltrinelli, 2016), “Dalle macerie. Cronache sul fronte meridionale” (Feltrinelli, 2018, a cura di Salvatore Romeo). Ha curato le antologie “Nel Sud senza bussola. Venti voci per ritrovare l’orientamento” (con Goffredo Fofi; L’ancora del Mediterraneo, 2002) e “Ogni maledetta domenica. Otto storie di calcio” (minimum fax, 2010). Ha firmato nel 2014 il libretto di “Katër i Radës. Il naufragio”, opera da camera con la regia teatrale di Salvatore Tramacere commissionata dalla Biennale di Venezia al compositore albanese Admir Shkurtaj (58. Festival Internazionale di Musica Contemporanea) e prodotta dal Teatro Koreja. Sua una delle sette storie inedite raccolte nel progetto “L’agenda ritrovata” (Feltrinelli, giugno 2017), a cura di Marco Balzano e Gianni Biondillo, per ricordare il coraggio e il lavoro di Paolo Borsellino, a venticinque anni dalla strage di via D’Amelio.
Janet Ross (1842-1927)
Janet Cornwall Duff Gordon, moglie del banchiere internazionale Henry Ross, fu abile giornalista e scrittrice, inviata del Times dal 1863 al 1867, anno in cui si stabilisce col marito in Toscana. Grande viaggiatrice intraprese il suo tour in Italia nella primavera del 1888 alla ricerca di iscrizioni tombali. Aveva ricevuto un’educazione classica, storico-artistica, e si era appassionata sia alle vicende storiche che all’arte medievale. Le tappe del viaggio coincisero con i centri nei quali era possibile richiamare alla mente momenti ed episodi relativi a Federico II e a Manfredi della casa degli Hohenstaufen. Viaggiò in Puglia durante la Settimana Santa in compagnia del pittore Carlo Orsi e del senatore manduriano Giacomo Lacaita al quale dedicò “The land of Manfred, prince of Tarentum and king of Sicily. Rambles in remote parts of southern Italy, with special reference to their historical associations”, pubblicato a Londra da J. Murray nel 1889, successivamente tradotto da Ida De Nicolò Capriati e stampato in Italia col titolo “La terra di Manfredi” (Trani, Vecchi Editore, 1899) e ripubblicato ancora col titolo “La Puglia nell’800 (La terra di Manfredi)” (a cura di Vittorio Zacchino; Cavallino, Capone Editore, 1978). Il tour della Puglia, descritto nell’opera, va da Trani ad Andria, dal Gargano a Bari, da Taranto (in particolare, la scrittrice inglese soggiornò nella Masseria Leucaspide di Statte, residenza dell’amico mazziniano sir James Lacaita, come la Ross lo chiamava, conosciuto a Londra negli anni dell’esilio) ad Oria, da Manduria a Lecce, da Galatina ad Otranto per risalire, poi, verso Manfredonia, Foggia per concludere il viaggio a Benevento, città che ricorda la fine terrena dello sfortunato figlio di Federico II, che fu anche principe di Taranto.