Un riconoscimento che attesta la crescita socio-culturale della comunità attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso
NOCI (BA) – È passato poco meno di un anno dall’incontro “Verso una Città che legge. La lettura come pratica sociale” promosso dall’Amministrazione comunale – Assessorato alla Socialità, Pubblica Istruzione e Offerta Formativa, nell’ambito della programmazione del Piccolo festival della parola, in collaborazione con Giuseppe Basile, direttore della Biblioteca Comunale, al fine di avviare un confronto tra i soggetti pubblici e privati agenti sul territorio sulla necessità di ri-consegnare alla lettura il suo ineludibile valore non solo culturale, ma anche sociale.
Alla presenza delle Dirigenti e delle docenti dei diversi Istituti scolastici (Comprensivi e Superiore), degli operatori culturali e del settore librario, dei referenti dei servizi pubblici e privati in favore di minori e anziani, dei rappresentanti dell’associazionismo familiare, e dei cittadini che hanno voluto condividere quel momento di riflessione collettiva, si mosse un primo passo.
Oggi il Comune di Noci ha ottenuto il riconoscimento di “Città che legge”, attraverso il quale il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI, promuove e valorizza le Amministrazioni comunali che si impegnano a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio. Attraverso questa qualifica infatti si riconosce e sostiene la crescita socio-culturale delle comunità urbane, attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
«Questo risultato è stato reso possibile grazie al lavoro, all’impegno e alla dedizione quotidiana dei nostri operatori – dichiara il Sindaco, Domenico Nisi. – Si tratta, infatti, di un riconoscimento ottenuto perché Noci può vantare una Biblioteca in grado di offrire un servizio di qualità e promuovere iniziative che incentivano la lettura a tutti i livelli, e per questo ringrazio il Direttore Giuseppe Basile e tutti i suoi collaboratori; perché le Istituzioni scolastiche, i Dirigenti e il corpo docente tutto, sono attenti alla valorizzazione della lettura; poiché Noci può vantare due librerie che non sono meri “negozi di libri” ma veri e propri luoghi di promozione della cultura; perché le associazioni che operano sul territorio hanno promosso negli anni eventi di qualità: e penso, per fare degli esempi, al “Piccolo festival della parola”, alle rassegne “Asterischi di Città dei libri”,“Io leggo, tu leggi, noi leggiAmo” e “Viaggio al centro della mente”. A tutti loro e anche all’Assessore Jerovante, che ha seguito l’iter amministrativo necessario all’ottenimento di questo risultato, va il mio ringraziamento. Ora dobbiamo adoperarci affinché questo non resti un titolo vuoto, ma possa al contrario indurci a fare più e meglio».
«Si tratta di un ulteriore passo che la nostra Amministrazione muove sul piano della promozione culturale come leva di crescita sociale, che segna il riconoscimento di quanto sinora già compiuto con il medesimo intento e che ci consentirà inoltre di candidare proposte progettuali a finanziamenti dedicati che ci sarebbero stati diversamente preclusi – spiega l’Assessore all’Offerta Formativa Marta Jerovante. – Avevamo idealmente avviato il percorso che ci ha condotto a questa primissima fase nel corso dell’incontro promosso dall’Assessorato alla Socialità, in collaborazione con la Biblioteca comunale, durante l’ultima edizione del Piccolo Festival della Parola, e al quale avevamo invitato a partecipare le Dirigenti e i docenti dei nostri Istituti scolastici, gli operatori culturali e del settore librario, i referenti dei servizi pubblici e privati in favore di minori e anziani, i rappresentanti dell’associazionismo familiare, e tutti i cittadini desiderosi di condividere dei ragionamenti sul tema della lettura come pratica sociale. Perché una Città che legge deve principalmente mirare ad una fattiva collaborazione tra soggetti pubblici e privati, al fine di creare una rete comunitaria che sappia progettare e gestire le iniziative e che sia in grado di rendere la lettura un’abitudine sociale. Si collocherebbero in tal senso rassegne tematiche, curate dagli operatori culturali, con il supporto degli operatori del settore librario, e definite mediante una programmazione sinergica e condivisa tra associazioni diverse. E si potrebbero altresì immaginare spazi e modalità alternative di condivisione: non più un Chiostro ed una conversazione a due, ma, ad esempio, una biblioteca scolastica, il Centro polivalente per i minori, il Centro Anziani, una ludoteca, una struttura residenziale per anziani, ricorrendo a modelli più partecipativi e coinvolgenti, teatrali, per certi versi. O le piazze del paese, i giardini pubblici, un bosco. E, ancora, o soprattutto, la Biblioteca comunale, spazio pubblico destinato non solo a rispondere ai bisogni di cultura e di informazione, ma a divenire sempre più luogo d’incontro e di aggregazione sociale. L’obiettivo è provare ad incidere più profondamente non solo sulla sfera culturale, ma sul benessere delle persone, come individui e come gruppo, e la notizia dell’ottenimento della qualifica giunta adesso pare davvero arricchirsi di un auspicio di speranza per la riconquista di momenti di socialità autentica».
«Mi unisco alla soddisfazione del Sindaco e dell’Assessore Jerovante per il risultato ottenuto – aggiunge il Consigliere delegato alla Cultura, Mariano Lippolis. – Riprendendo il concetto dell’importanza del fare rete, annuncio che da quest’anno vedrà la luce un nuovo evento, “Chiostri, inchiostri e claustri”, promosso da un gruppo di associazioni di Noci, e votato proprio alla promozione del libro e della lettura. Un evento che sarà fortemente sostenuto dall’Amministrazione Comunale, che coralmente concorre al raggiungimento dell’obiettivo di sostenere tutte quelle iniziative in grado di generare una crescita personale e civile al di là dell’evento in sé».
Prossimamente sarà annunciato un momento pubblico che vedrà la sottoscrizione del Patto per la lettura, un documento che deve nascere da un reale percorso di partecipazione, votato alla definizione di obiettivi e intenti comuni.