BARI – Questa mattina il sindaco Antonio Decaro, accompagnato dall’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso e dal presidente del Municipio II Gianlucio Smaldone, ha effettuato un sopralluogo sui cantieri in corso per la realizzazione del parco e del polo bibliotecario all’interno della ex Caserma Rossani.
Al sopralluogo ha partecipato anche Mario Aprile, oggi vicepresidente nazionale di Confindustria Giovani, che insieme all’associazione Confindustria Giovani Bari e Bat, di cui è stato presidente fino al 1 luglio scorso, ha promosso la donazione di 17 alberi e circa 350 arbusti, la cui piantumazione all’interno del nuovo parco è da poco terminata.
“Ogni volta, entrare nella ex Caserma Rossani è una sorpresa: scopriamo spazi nuovi, dettagli, angoli che insieme alla città stiamo imparando a conoscere – ha esordito Antonio Decaro –. Nonostante la lunga progettazione e le fasi di cantiere, questo luogo non smette di stupirci, per i dettagli architettonici, per la grandezza degli spazi e per le immense potenzialità che ci sta mostrando giorno dopo giorno. Stiamo parlando di una superficie complessiva di 80mila metri quadri che cambieranno decisamente il volto della nostra città e che contribuiranno alla costruzione di una nuova identità per questo quartiere.
Il polo bibliotecario sarà terminato entro la fine dell’anno: l’edificio dedicato alla biblioteca si articola su due piani che, completamente restaurati, ospiteranno circa quaranta sale destinate alla lettura, alla consultazione e alla ricerca. L’altro immobile, situato proprio di fronte, che per la prima volta abbiamo visitato oggi, dispone invece di diversi spazi polifunzionali dove sarà possibile organizzare eventi, mostre, presentazioni di libri e dove saranno allestite una ludoteca per i bambini e piccole sale cinematografiche. Questo sarà un luogo, nel cuore della città, destinato alla cultura in tutte le sue forme, in un’area che sarà interamente circondata dal verde e dedicata all’arte e al tempo libero. Per quanto riguarda il parco, che si estende su un suolo di 30mila metri quadri, i lavori termineranno per la fine dell’estate. Ci piacerebbe qui organizzare una grande festa per celebrare uno spazio rimasto chiuso per trent’anni che finalmente si riapre alla città“.
“Abbiamo voluto lasciare un segno tangibile del mandato 2017-20 che si è appena concluso con un omaggio alla città – ha proseguito Mario Aprile –. Una città che ci ha dato tanto e alla quale noi imprenditori siamo particolarmente legati, anche perché dobbiamo sempre ricordarci che, prima che imprenditori, siamo cittadini e dobbiamo guardare al bene comune. Oggi più che mai sostenibilità, transizione energetica e green new deal devono diventare il nostro mantra“.
Si ricorda che gli interventi previsti, finanziati dalla Regione Puglia con 9.695.874 euro nell’ambito dell’APQ rafforzato “Beni ed Attività culturali” (delibera CIPE 92/2012), sono di tre tipi: architettonici – sia conservativi sia ricostruttivi -, strutturali con un adeguamento antisismico in linea con la vigente normativa e con l’esecuzione di nuovi collegamenti fra i diversi piani, e impiantistici (elettrici, tecnologici, idrici, di videosorveglianza, antincendio, ecc.).
L’edificio più grande – la “Casermetta” (palazzina F) originariamente destinato a depositi militari, spazio per l’allenamento del tiro e camere per i militari – è composto da tredici campate, originariamente di 3000 mq, che al termine dei lavori si estenderà su 3500 mq, con un aumento della superficie di calpestio che non incrementa la cubatura esistente. Nel corso della riqualificazione saranno realizzati soppalchi e ballatoi e utilizzate nuove coperture che consentiranno di rendere gli ambienti molto più luminosi, anche grazie ad una serie di aperture previste nelle coperture e nelle pareti.
La ex palazzina “Comando”, (palazzina A) si estende invece su 1500 mq e ospiterà sale studio e uffici, laboratori e sale per il personale.
Gli obiettivi fondamentali dell’intervento consistono nel conservare i manufatti presenti, assicurare nuovi spazi destinati ad istituzioni culturali locali e favorire il riuso di un grande spazio urbano attraverso finalità concordate nel corso di un processo partecipativo che ha coinvolto associazioni e cittadini interessati.
Sono previsti anche lavori di conservazione degli elementi di maggior pregio interni agli immobili (porte in legno, pavimenti decorati, ecc.).