INPS sarà obbligato a notificare il provvedimento individualmente ai lavoratori
BARI – Altro importante risultato raggiunto dalla UILA con il Dl semplificazione: sanata, attraverso un emendamento, una stortura burocratico-amministrativa che metteva in difficoltà la platea dei lavoratori agricoli.
Riguarda l’annullamento delle giornate in agricoltura ritenute “fittizie” dall’INPS con la conseguente cancellazione dagli elenchi anagrafici nominativi degli operai agricoli. Da oggi l’Inps dovrà notificare il provvedimento di cancellazione direttamente al lavoratore interessato a mezzo raccomandata, posta elettronica certificata o altra modalità idonea a garantire la piena conoscibilità della rettifica del numero di giornate effettivamente lavorate. Attualmente, infatti, il disconoscimento delle giornate lavorative intervenute dopo la compilazione dell’elenco annuale era notificata ai lavoratori interessati “mediante la pubblicazione, con le modalità telematiche previste dall’art. 12 bis del regio decreto 24 settembre 1940, n. 1949 (ossia nel sito internet dell’INPS), di appositi elenchi nominativi trimestrali di variazione”, dunque senza nessun tipo di comunicazione o avviso personale diretto al destinatario del provvedimento lesivo.
“Grazie ad un emendamento fortemente voluto dalla Uila – spiega Pietro Buongiorno, Segretario Generale Uila Puglia – finalmente si è sanato un vero unicum nel nostro ordinamento, per di più incisivo su una categoria debole di lavoratori, come i braccianti agricoli (anche in pensione), spesso sprovvisti di mezzi e strumenti idonei a reagire tempestivamente, in queste condizioni di sostanziale negata comunicazione individuale. Si pensi, ad esempio, a pensionati, ex braccianti i quali, praticamente a vita, dovevano preoccuparsi anche in avanzatissima età, di accedere al sito dell’INPS ogni tre mesi per verificare l’eventuale cancellazione del proprio nominativo dagli elenchi afferenti annualità contributive rilevanti per il diritto o per la misura del trattamento pensionistico in godimento“.
“La nostra proposta emendativa – conclude Buongiorno – che ha compreso il vulnus della norma e gli effettivi disagi che una non corretta comunicazione comportavano nella vita lavorativa e familiare dei braccianti che, spesso, col ridursi delle giornate si vedevano cancellati i requisiti per l’accesso agli ammortizzatori sociali con anche la notifica di indebiti, senza possibilità di far ricorso dei termini previsti“.