BRINDISI – La memoria, la storia, sono beni immateriali ma hanno bisogno di documenti, di segni, ne abbiamo bisogno noi, di testimonianze che al tempo stesso rappresentano simboli importanti degni di rispetto perché simulacri di quella stessa memoria che va perpetrata e tutelata.
Per questo quanto accaduto per ben due volte a distanza di due mesi al murale dedicato ai fratelli Vitrani nei giardini De Nittis, è un’offesa alla comunità cittadina, perché è stato vandalizzato un bene comune, un segno della memoria collettiva della nostra città, decorata con le medaglie d’oro al merito civile e al valore militare.
E non ci sono, purtroppo, freni e rimedi e vaccini efficaci contro questi gesti, se non la conoscenza della nostra storia; non esistono telecamere che tengano, né recinzioni o qualsiasi cosa si possa immaginare. L’obiettivo deve essere più alto e ambizioso di qualsiasi deterrente. L’obiettivo deve essere riuscire a inculcare, soprattutto nei giovani, conoscenza e rispetto, per le idee e per i beni comuni.
Non sappiamo chi e cosa abbia animato tale gesto, che è in ogni caso violento e offensivo e pertanto deprecabile.