Questa mattina la cerimonia di commemorazione presso la lapide in piazza Umberto I a Carbonara
BARI – Questa mattina, in occasione del XVII anniversario dell’omicidio di Gaetano Marchitelli, giovane vittima innocente di mafia, l’assessore Giuseppe Galasso e la presidente del Municipio IV Grazia Albergo hanno partecipato, assieme ai familiari e al referente del presidio barese di Libera Angelo Cassano, alla cerimonia di commemorazione presso la lapide che ricorda il ragazzo in piazza Umberto I, a Carbonara, dove è stata deposta una corona di fiori.
“Ritrovarsi qui per ricordare Gaetano, insieme alla sua famiglia, significa che questa città non dimentica l’omicidio di un ragazzo giovanissimo, allora quindicenne, un ragazzo pulito che studiava e faceva piccoli lavoretti per non gravare sulla sua famiglia – ha dichiarato Giuseppe Galasso –. Il 2 ottobre di diciassette anni fa Gaetano è stato ammazzato, a pochi passi da qui, a causa di una faida in corso tra due clan rivali, gli Strisciuglio e i Di Cosola. Anche quella sera stava lavorando, come faceva da qualche tempo, ma quei colpi sparati all’impazzata da un’auto hanno spezzato la sua vita innocente e, con essa, tutti i suoi sogni di adolescente.
A tutti i ragazzi e le ragazze come Gaetano affidiamo il futuro di questa città, che negli anni ha saputo reagire e sviluppare gli anticorpi alla cultura mafiosa, e che oggi, sempre più spesso, trova il coraggio di denunciare le dinamiche violente e gli episodi di sopraffazione tipici degli ambienti criminali, nei quali sono cresciuti i killer di Gaetano. Persone che non si sono fatte scrupoli a sparare nel mucchio e colpire un innocente.
È questo che dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi, tutti, senza alcuna distinzione: che dentro la violenza e la sopraffazione, dentro il culto del denaro facile non c’è alcun futuro ma una strada segnata, che finisce inevitabilmente male, e che invece è giusto impegnarsi e costruire il proprio percorso nel rispetto del prossimo e delle regole del vivere civile.
Con questa cerimonia non solo vogliamo rendere omaggio a Gaetano ma vogliamo ribadire che questa piazza, questo quartiere, questa città appartengono a tutti quelli che hanno idee e valori, che faticano, che lavorano e che non sono disposti a voltare la testa dall’altra parte perché credono nella forza di una comunità che, giorno dopo giorno, diventa più forte e, così facendo, toglie terreno alla criminalità organizzata.
Credo che questa sia la sfida che ci chiama tutti in causa, il modo più bello per onorare il ricordo di Gaetano e di tutte le vittime innocenti di mafia della nostra città“.