Bari al secondo posto in Italia per le prestazioni complessive sull’online

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Pubblicato il rapporto 2016 sull’e-gov di BEM Research

logo BariBARI – È stato pubblicato ieri, ed è disponibile a questo link , il rapporto 2016 sull’e-government “Quanto costa all’Italia il ritardo nell’e-gov?” realizzato da BEM Research , istituto che monitora le prestazioni sul web di istituzioni pubbliche e società private.

La diffusione dell’innovazione è un fattore ormai universalmente riconosciuto come tra i più importanti nel determinare le capacità di crescita di un Paese . Dalla digitalizzazione dei processi produttivi si possono ottenere vantaggi tanto più significativi quanto più l’innovazione è diffusa in tutti i settori economici, sia privati sia pubblici. Relativamente a quest’ultimo ambito, il processo di digitalizzazione della PA riveste un ruolo particolarmente importante .

Nonostante i ritardi che ancora l’Italia sconta su questo fronte rispetto ad altri Paesi europei, la città di Bari rappresenta una best practice nel panorama nazionale per le prestazioni complessive sull’online , e si piazza al secondo posto dopo il Comune di Venezia, precedendo altre grandi città quali Bologna, Firenze e Milano. Tra le altre grandi città Roma si piazza al settimo posto, Torino all’ottavo e Napoli al nono. Maglia nera, invece, per Campobasso, preceduta da L’Aquila e Palermo. Questa classifica tiene conto in particolare della prestazione dei relativi siti web comunali, dell’interazione attraverso i social network e della disponibilità e l’utilità delle applicazioni per dispositivi mobili specifiche per il trasporto pubblico locale.

Il riconoscimento della BEM Research ci dà atto degli importanti risultati conseguiti negli ultimi anni nella digitalizzazione del servizi – commenta soddisfatto l’assessore all’Innovazione tecnologica Angelo Tomasicchio – livee ci conferma che le scelte compiute in nome della trasparenza, con l’introduzione di nuove tecnologie e l’adozione degli open data, sono scelte valide. L’attenzione ai temi dell’innovazione tecnologica è particolarmente alta, come dimostrano la partecipazione alla stesura dell’Agenda digitale del Comune e l’utilizzo dei primi cluster dei servizi digitali, quello dei Demografici e quello del Sistema informativo territoriale, da parte dei cittadini. Anche sul fronte delle applicazioni mobili per il trasporto, Bari può vantare da alcuni anni Baridigitale, una delle prime, e già premiate a llo nazionale, App per acquistare ticket per la sosta e biglietti per viaggiare sugli autobus. Adesso siamo al lavoro per estendere i servizi online della piattaforma egov.ba.it anche ad altri ambiti, quali tributi, sportelli edilizia e commercio, e poi via via scuola e welfare. Il tutto garantendo l’aderenza dei servizi comunali agli standard normativi e tecnici nazionali, ad esempio con l’adozione del sistema di identità unica nazionale SPID per accedere ai servizi, o del sistema di pagamenti nazionale PAGOPA. Colgo l’occasione per invitare tutti i cittadini che non l’avessero ancora fatto a registrarsi e verificare personalmente i vantaggi, in termini di tempo ed anche economici delle procedure online, visto che non si pagano i servizi di segreteria”.

Secondo lo studio della BEM Research, aumentando l’efficienza dei servizi di e-gov, l’Italia potrebbe ridurre il prezzo medio sostenuto per l’acquisto di beni e servizi facendo calare la spesa pubblica di 8 miliardi di euro, senza intaccare la quantità di beni e servizi erogati e migliorando la fruizione da parte dei contribuenti. Migliorare la qualità dei servizi di e-government aiuterebbe cioè l’Italia a guadagnare lo 0,5% del Pil.