BARI – Domani, sabato 17 ottobre, alle ore 12.30, il sindaco Antonio Decaro interverrà all’edizione 2020 delle giornate FAI d’autunno, partecipando ad una delle visite guidate in programma all’interno del teatro Kursaal Santalucia, da tempo chiuso al pubblico in quanto oggetto di un intervento di restauro.
“In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, e grazie all’impegno dei volontari del Fondo Ambiente Italiano – commenta il sindaco di Bari Antonio Decaro – sabato e domenica la nostra città aprirà le porte del Kursaal Santalucia a quanti vorranno scoprire gli spazi e le decorazioni di questo autentico gioiello del liberty che, al termine del cantiere in atto, si aggiungerà al novero dei contenitori culturali riqualificati e restituiti alla fruizione dei cittadini. Il prossimo weekend sarà dedicato, invece, alle edicole votive di Bari vecchia, che costituiscono una sorta di museo a cielo aperto e testimoniano la secolare devozione popolare della nostra gente. Nonostante le difficoltà di questo tempo, e con tutte le precauzioni del caso, lavorare per promuovere la conoscenza dello straordinario patrimonio culturale custodito nelle nostre città resta un obiettivo imprescindibile per la crescita e la coesione delle nostre comunità. Per questo ringrazio la delegazione barese del FAI, consapevole del valore di un impegno che ha attraversato quarantacinque anni della nostra storia per diffondere consapevolezza e, con essa, un nuovo senso di cura delle bellezze – artistiche e paesaggistiche – di cui il nostro Paese è straordinariamente ricco“.
Di seguito il programma delle Giornate Fai d’Autunno nella città di Bari:
17 e 18 ottobre
Aperture a cura di: Delegazione FAI di Bari
Nel teatro ritrovato del Liberty barese, Kursaal Santalucia
Il Kursaal Santalucia fu progettato nel 1925 dall’ingegner Orazio Santalucia, su commissione della sua famiglia, inizialmente come edificio residenziale privato; lo stesso ingegner Santalucia nel 1927 elaborò una variante al progetto che prevedeva la destinazione di parte dello stabile a sala teatrale, poi inaugurata il 5 novembre 1927.
Il Kursaal è immediatamente riconoscibile per le sue decorazioni tardo Liberty; dalle grandi finestre del primo piano, decorate con altorilievi di figure allegoriche teatrali, si possono ammirare i soffitti della Sala Giuseppina, destinata ai ricevimenti e con una balconata per l’Orchestra, impreziosita dai fratelli torinesi Mario e Guido Prayer, noti artisti dell’epoca, con altorilievi e affreschi derivati da un repertorio figurativo in parte allegorico, in parte floreale, secondo il gusto dominante di quegli anni. Risale al 1989 l’inizio del restauro firmato dall’architetto romano Paolo Portoghesi.
Ad affiancare i volontari FAI ci saranno i “narratori”: giovani storici dell’arte, architetti e ingegneri che hanno scelto, autonomamente, di mettersi in gioco in prima linea.
Eventi collaterali:
· “Luci in teatro…” a cura di Misia Arte
· “Luci dal tempo” – fotografie di Angela Cioce
· “Moda al tempo del Kursaal” a cura di Gianfranco Luxury Vintage – collezione privata
· “Sculture gioiello” di Marina Corazziari
· Versi in rima e in prosa’ a cura di Antonio Minelli
· “Il Kursaal in musica” video di Nicola Amato
· Vetrina de La Feltrinelli Store di Bari dedicata alle Giornate FAI d’Autunno realizzata da Compagnia Formediterre
24 e 25 ottobre
Aperture a cura di: gruppo FAI giovani Bari
Edicole votive di Bari Vecchia
Le edicole votive di Bari vecchia – dette anche madonnelle o nicchie – sono circa 240 piccoli e preziosi altari consumati dal tempo e incastonati nelle facciate dei palazzi, delle case, delle corti o all’ombra degli archi in pietra. Sono decorate da immagini sacre, tra l’altro, su bassorilievi del XVI sec., su affreschi del XVII sec. e anche su pitture ad olio su lastre di metallo. Le edicole proteggono da secoli gli usci delle case, i vicoli, le piazze, i larghi e i passaggi e sono sempre guarnite di fiori freschi e lumini a testimonianza della devozione dei cittadini di Bari vecchia. Nelle edicole votive sono effigiati i Santi più amati e venerati: da San Nicola, patrono della città, ai Santi Sabino, Rocco, Antonio da Padova, Cosma e Damiano, Vito, Domenico etc. e infine la Madonna, in tutti i suoi vari aspetti iconografici: Addolorata, Odegitria, del Carmelo, del Rosario, degli Angeli.