“Sulle modalità di modifica al Piano di Tutela Ambientale e Sanitaria i conti non tornano”
TARANTO – “Il decimo decreto Ilva prevede che i futuri acquirenti o affittuari del colosso dell’acciaio, in relazione al piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria in vigore, possano presentare apposite domande di autorizzazione dei nuovi interventi, che saranno sottoposte ai soli pareri dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, mentre nessun parere sarà chiesto al ministero della Salute. Una situazione a dir poco anomala e incomprensibile, visto che fino a prova contraria di tutela sanitaria dei cittadini dovrebbe occuparsi proprio il dicastero della Salute. I conti dunque non tornano, in un panorama di giorno in giorno più pasticciato e preoccupante. In tal senso presenterò alcuni emendamenti nelle commissioni Ambiente e Attività produttive alla Camera, per prevedere l’introduzione del parere da parte del ministero competente, a garanzia dei lavoratori e di tutti gli abitanti di Taranto”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo del Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.