Bullismo: Mabasta e WhyNot realizzano un video per dire “no”

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Nel nuovo video “Nelle scarpe degli altri” i giovani leggono brani dell’albo illustrato “Il bambino con le scarpe rotte” di Rosa Cambara e Ilaria Zanellato.. Direzione artistica di David Pironaci e con la testimonianza di Claudia Ciccateri

LECCE – Imparare a camminare “Nelle scarpe degli altri” per comprendere le loro ferite e dire “non siete soli”. È il messaggio che gli studenti del movimento Mabasta e gli allievi dell’Accademia WhyNot? di Roma mandano in un nuovo video a tutti i bambini e ragazzi vittime di bullismo leggendo l’albo illustrato “Il bambino con le scarpe rotte” (autrici Rosa Cambara e Ilaria Zanellato). Un libro nato proprio per sensibilizzare grandi e piccini su un fenomeno che colpisce ancora troppi giovani e che purtroppo, anche in questi tempi di scuole chiuse o parzialmente chiuse, continua a fare male, perché si insinua attraverso le nuove tecnologie. A tal proposito, nel video la cantante Claudia Ciccateri, 18 anni, talento di X-Factor e All Together Now, racconterà la sua esperienza di vittima di cyberbullismo, dalla sofferenza al riscatto attraverso la musica.

Da questo filo conduttore tra Roma e Lecce, che idealmente abbraccia tutta Italia, nasce il video “Nelle scarpe degli altri”, in cui 8 studenti di Mabasta e 8 allievi dell’Accademia WhyNot leggono a turno un paragrafo del libro “Il bambino con le scarpe rotte”, per dire tutti insieme no al bullismo. Il video è stato lanciato domenica 13 dicembre alle ore 12 sul canale YouTube di WhyNot TV.

Mabasta – Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti – nato nella scuola “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce, è diventato una startup sociale. Gli studenti sono da anni impegnati nel prevenire e contrastare “dal basso” il bullismo e cyberbullismo nelle scuole,rivolgendosi ai coetanei di tutta Italia. Con le loro iniziative hanno coinvolto il mondo delle istituzioni, le forze dell’ordine, lo sport, la musica e lo spettacolo. Ne citiamo una per tutte, “1000 a 0”, una partita simbolica in cui lo sport vince e il bullismo perde.

Proprio la musica può essere uno strumento di riscatto per tante persone che hanno subito il bullismo o altre esperienze negative. L’Accademia WhyNot a Roma è uno spazio che accoglie talenti di tutte le età, dai giovanissimi agli adulti, ognuno con la propria storia alle spalle. C’è chi è consapevole del proprio talento e vuole coltivarlo, ma c’è anche chi non ha mai cantato o suonato uno strumento, e trova nella musica un mezzo di espressione. Il direttore artistico David Pironaci è sempre alla ricerca di talenti emergenti da produrre e valorizzare. Dal 2012, WhyNot ha organizzato corsi, workshop, incontri, premi canori e manifestazioni coinvolgendo grandi professionisti della musica e dello spettacolo.

Nell’ambito dell’Accademia è nata la collaborazione tra David Pironaci e Rosa Cambara, autrice dell’albo illustrato “Il bambino con le scarpe rotte” (illustrazioni di Ilaria Zanellato, Edizioni Gruppo Abele, realizzato con caratteri ad alta leggibilità), in cui si affronta il problema del bullismo a scuola e delle insicurezze e fragilità che possono diventare punti di forza. La storia, infatti, mostra come con il dialogo e l’empatia è possibile superare i conflitti con gli altri e liberarsi dagli ostacoli che non ci fanno sentire accettati. Il libro è stato utilizzato da insegnanti di varie città italiane per laboratori nelle scuole primarie.

«È importantissimo sensibilizzare i giovani contro il bullismo perché sono loro (siamo noi) i veri protagonisti del fenomeno – spiega Mirko Cazzato di Mabasta – abbiamo scoperto di essere probabilmente il primo e, per ora, unico movimento che affronta la problematica con soluzioni dal basso. Sino ad ora se ne sono occupati solo gli adulti e, se dopo tanti anni stiamo ancora qui a parlarne, probabilmente non hanno avuto molto successo. In questi ultimi anni siamo stati in decine di scuole in tutta Italia e abbiamo conosciuto e interagito con migliaia di studenti, dai 10 ai 17 anni, ed è grazie a loro, alle loro domande, osservazioni e suggerimenti che siamo riusciti ad ideare il “Modello Mabasta” che ogni classe del Paese può liberamente adottare. Prima del lockdown siamo riusciti a sperimentarlo con successo in oltre 100 classi

«Il libro racconta la storia di un bambino coraggioso che sceglie di dare un calcio alle ingiustizie per affacciarsi in un mondo nuovo e incerto – racconta Rosa Cambara, autrice del libro – Un bambino che fa i conti ogni giorno con la vergogna, il bullismo, le insicurezze, le differenze sociali e il bisogno di ribellione, ma alla fine trova il coraggio di liberarsi del fardello che gli impedisce di correre libero, sfidando ogni sassolino e ogni buca che incontra sul suo cammino. Quel bambino vive in ognuno di noi: tutti abbiamo avuto le scarpe rotte almeno una volta.»