BARI – Venerdì 29 gennaio, alle 11.30, nella Sala Agorà del Padiglione 152 della Fiera del Levante, si è tenuta la cerimonia di devoluzione in beneficenza del ricavato della XIX edizione del Libro Possibile; il Festival si è svolto dall’8 all’11 luglio 2020, a Polignano a Mare. Dei 7.633 euro di proventi: 5.690 euro sono stati convertiti in libri e materiale interattivo per le attività culturali nelle scuole degli ospedali della Regione Puglia; i restanti 1.943 euro sono stati destinati alla Lega del Filo d’Oro, centro socio-sanitario residenziale di Molfetta per l’assistenza e la riabilitazione delle persone con disabilità sensoriali.
A ritirare le somme, rispettivamente: Maria Iaia, dirigente scolastico Scuola Polo XXVI circolo didattico Monte San Michele Di Bari – Ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari; Sergio Giannulo, direttore della Lega del Filo d’Oro di Molfetta.
Hanno partecipato alla cerimonia: Pier Luigi Lopalco, assessore alla Sanità e benessere animale Regione Puglia; Vito Montanaro, direttore dipartimento promozione della Salute, del Benessere Sociale e dello Sport per tutti; Rosella Santoro, direttrice artistica Festival Il Libro Possibile; Gianluca Loliva, presidente Associazione culturale Artes.
Il Festival del Libro Possibile 2020 è stata la prima manifestazione culturale, di respiro nazionale, a ripartire in presenza dopo il lockdown dello scorso anno. Un’edizione coraggiosa, quindi, che ha riportato nelle piazze intellettuali e pubblico, nel pieno rispetto delle disposizioni anti-covid. Il Libro Possibile è riuscito a mantenere invariata la sua identità di Festival diffuso in diverse location di Polignano a Mare, con più di 300 ospiti prestigiosi in quattro serate. Per far sì che ciò si svolgesse in sicurezza, secondo le norme anti-contagio, è stato necessario introdurre per la prima volta l’obbligo di prenotazione per il pubblico, con relativo biglietto di 3 euro.
L’intero ricavato è stato devoluto in beneficenza, in armonia con lo spirito e le finalità del Libro Possibile: promuovere la lettura e assicurare la fruizione libera e indiscriminata di contenuti culturali.
In qualità di insegnante, oltre che di direttrice artistica – dichiara Rosella Santoro – sono felicissima che il ricavato del nostro Festival contribuisca a rafforzare il diritto allo studio, alla cultura, per i bambini/ragazzi ospedalizzati. Mai come in questo periodo, stiamo tutti sperimentando quanto sia penalizzante per un giovane non poter andare a scuola. Ecco perché è fondamentale individuare e promuovere percorsi alternativi di formazione e arricchimento intellettuale. Questi percorsi si chiamano libri e i libri sono la forma migliore che potessimo dare ai proventi di una manifestazione culturale.
Tra gli obiettivi fondamentali del Libro Possibile – aggiunge Gianluca Loliva – ci sono senz’altro l’inclusione sociale, l’integrazione e il sostegno alle categorie vulnerabili, nella convinzione che ognuno di noi abbia un ruolo fondamentale nella crescita della società. D’altra parte, la parola cultura, ha nella sua etimologia il concetto di coltivare e noi, con la nostra attività, desideriamo coltivare speranze, sogni, talenti, idee e creatività. Siamo fieri di poter fare la nostra piccola parte a supporto, oltre che dei giovani ospedalizzati, dei ragazzi con disabilità sensoriali della Lega del Filo d’Oro.
Il Libro non è solo il simbolo più alto della cultura – afferma Pier Luigi Lopalco – ma rappresenta anche occasione di leggerezza, svago, appagamento dello spirito soprattutto nei momenti più difficili della vita. Siamo grati agli organizzatori di questo bellissimo festival per il gesto a favore di chi, più di ogni altro, può nei libri trovare un sostegno ed un conforto.
Sento di esprimere gratitudine e riconoscenza agli organizzatori del Libro Possibile – dichiara Vito Montanaro – per la decisione di devolvere i proventi in attività culturali in ospedale e per il sostegno ai ragazzi con disabilità. Un gesto che idealmente estende lo spirito del Libro Possibile oltre i giorni del Festival, per proseguire così il percorso di promozione della cultura con ragazzi e bambini ricoverati. Questa iniziativa consente alle scuole in ospedale di rafforzare il loro ruolo: cioè quello di evitare che il ricovero ospedaliero spezzi il percorso di crescita e, insieme, offrire stimoli intellettuali e occasioni di confronto.
Raccolgo con vero piacere – dice Anna Cammalleri direttore generale USR Puglia – l’attenzione che l’associazione del Libro Possibile porta verso le scuole in ospedale della nostra regione, attraverso la consegna in beneficenza dei proventi della precedente stagione. Scuola in ospedale è una importante realtà all’interno del panorama delle scuole statali, fisicamente presente negli ospedali con personale docente appositamente assegnato e formato per accompagnare il percorso scolastico dei piccoli e giovani ospiti. La generosa disponibilità del Libro impossibile consentirà sicuramente di arricchire l’attività didattica con nuovi sussidi che sono particolarmente necessari in un contesto così complesso e vario proprio per la sua specificità. Una bella notizia che sa di speranza.
Il mio plauso – afferma Vitangelo Dattoli, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari e del Policlinico Riuniti di Foggia – va alla scelta degli organizzatori del Festival di convertire il ricavato dell’iniziativa in libri per le scuole negli ospedali. Nei momenti di degenza, infatti, la cultura rappresenta un vera e propria terapia per lo spirito da affiancare a supporto e potenziamento delle cure mediche. È essenziale, infatti, stimolare nei giovani ospedalizzati la curiosità, la creatività e offrire loro degli strumenti di evasione dalle quattro mura di un reparto. E ciò è possibile attraverso i libri.