MONOPOLI (BA) – “Condividiamo e sottoscriviamo le preoccupazioni espresse dal Comitato Respiriamo a Monopoli, peraltro ampiamente anticipate nello svolgimento della commissione comunale dai consiglieri di minoranza presenti, rispetto alle inefficacia degli strumenti adottati per indagare l’origine delle problematiche ambientali che riguardano la qualità dell’aria della nostra città“. A dichiararlo i consiglieri comunali di Spazio Civico – Silvia Contento, Francesco Tamborrino e Carlo Maione – in una nota congiunta.
“Legittimamente e a ragion veduta il comitato parla di interventi spot, privi di una visione di insieme e – aggiungiamo noi – della volontà politica di arrivare ad una conclusione dell’iter che restituisca l’evidenza dei fatti rispetto ai quali non resterebbe che prendere i conseguenti provvedimenti. Restano sul tavolo della discussione – proseguono i tre consiglieri – una delibera di consiglio comunale risalente ormai a tre anni fa i cui impegni sono stati ampiamente disattesi ed una attività di monitoraggio che tra errata taratura delle apparecchiature e cantieri edili nei pressi dell’installazione ha dato più incognite che dati certi!“.
“Già sapendo che inviti all’ascolto delle opposizioni e delle forze civiche della città, ivi compreso il Comitato che da qualche tempo svolge meritoriamente un’azione di sentinella, rivolti al sindaco ed alla sua compagine rimarranno lettera morta – concludono Contento, Tamborrino e Maione – non possiamo che auspicare una forte presa di coscienza della città rispetto al delicato tema delle emissioni odorigene, che da anni vengono derubricate a semplici puzze. Con tutti i suoi limiti, la campagna di monitoraggio svolta dall’ARPA ha comunque evidenziato picchi di polveri sottili e di altri inquinanti che meritano seri approfondimenti. Invece notiamo ancora una volta il tentativo di far passare i soliti messaggi, che mirano solo a rassicurare la popolazione e sottostimano i rischi cui invece resta da anni quotidianamente esposta. Magari fino ai prossimi interventi della magistratura e delle autorità cui è affidata l’attività di vigilanza, che puntualmente attestano l’esatto contrario. Noi non ci stiamo e saremo sempre dalla parte di quei cittadini che chiedono di vederci chiaro e dati inequivocabili“.