Carcassa di balenottera in spiaggia, rinvenuta nella riserva naturale ‘Le Cesine’

86

LECCE – La carcassa di una giovane balenottera comune, in avanzato stato di decomposizione, è stata rinvenuta stamane sulla spiaggia antistante la riserva naturale e oasi Wwf ‘Le Cesine’, in Salento. Il recupero è stato realizzato da una ditta incaricata dal Comune di Vernole (Lecce). I resti ossei verranno inviati all’istituto zooprofilattico per le analisi che determineranno le cause di morte e l’eventuale presenza di patogeni.

“Ovviamente non conosciamo le cause di morte, ma nel Mediterraneo vi sono ancora troppe minacce per i cetacei”, sottolinea il Wwf, secondo cui “il traffico navale rappresenta un rischio per le collisioni, che possono lasciare questi grandi cetacei gravemente feriti o menomati. Il 6% degli esemplari foto-identificati in mare e circa il 20% di quelli spiaggiati presentano tracce di collisione. Poi la plastica: nel nostro mare, ogni anno finiscono 570.000 tonnellate di plastica, infine l’inquinamento acustico e chimico”.

L’inquinamento chimico, poi, può provocare intossicazioni e irritazioni croniche dei tessuti sensibili, oppure accumularsi nei tessuti delle specie con conseguenze fisiologiche importanti. Inoltre, aggiunge il Wwf, l’inquinamento acustico provocato dall’intenso traffico navale, sommato a quello proveniente da altre sorgenti rumorose come sonar e prospezioni, può impedire la comunicazione a lunga distanza tra gli individui, ostacolandone così le attività sociali.

La balenottera comune è il Misticete (cioè cetaceo senza denti) più diffuso nel Mar Mediterraneo, ed è il secondo animale sul nostro pianeta per grandezza (dopo la balenottera azzurra). L’adulto può raggiungere una lunghezza di 25 metri e un peso di 80 tonnellate. Nonostante la dimensione, è un animale veloce. Nuota infatti fino a 40 km all’ora.