L’Edu-Tuber chiamato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: una storia che parte dall’Abruzzo e ora coinvolge anche la Puglia

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ORSARA DI PUGLIA – In due anni, come “influencer della divulgazione culturale”, i suoi video su youtube sono andati oltre le 500mila visualizzazioni. Ha ‘anticipato’ il fenomeno della dad, spiegando matematica e fisica in modo coinvolgente, con grafiche e lanci su tutti i principali social network: il suo lavoro è stato apprezzato, tra gli altri, dall’INFN, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che gli ha proposto di collaborare a un importante progetto. Lui si chiama Rocco Dedda, è di Orsara di Puglia e ha 37 anni. E’ docente di Matematica e Fisica di due istituti di Foggia: il Liceo Scientifico Marconi e l’IISS Giannone-Masi. Due anni fa si è inventato il progetto “Un quarto d’ora con il Prof”, un format cresciuto giorno dopo giorno, tanto da essere seguito da 35mila follower.

“Essere stato contattato dall’INFN ha rappresentato, al contempo, un’emozione e una grande soddisfazione”, spiega Rocco Dedda, “significa che il lavoro che sto facendo è apprezzato anche da chi vive per la scienza e per diffonderne valori e contenuti”. L’inventore di “Un quarto d’ora con il Prof” racconta che il progetto è nato anche grazie alla sua esperienza lavorativa come docente all’IISS Patini-Liberatore di Castel di Sangro (AQ) e agli incoraggiamenti da parte della dirigente Cinzia D’Altorio. “L’obiettivo, è in realtà, è una scommessa: riuscire a dimostrare che la Matematica e la Fisica possono attrarre e ‘influenzare’ a più livelli. Per questo ho provato a diversificare la proposta attraverso la distinzione tra contenuti tecnici, come video-lezioni di Matematica e Fisica caricate sul mio canale YouTube (da cui la definizione di Edu-Tuber), e contenuti meno tecnici, come curiosità e approfondimenti per tutti, che ho condiviso anche su Facebook e su Instagram.

Con il tempo il progetto si è ampliato, grazie all’esperienza con il Polo Liceale Saffo di Roseto degli Abruzzi (TE), proprio nell’anno della pandemia”, aggiunge il professore orsarese. I temi principali del suo canale sono Matematica, Fisica e Scuola intesa in tutti i sensi possibili. I riferimenti al suo canale, insieme a quelli degli altri colleghi che condividono contenuti nel web, sono stati pubblicati su “Orizzonte Scuola” all’inizio della DAD nel 2020. Il Prof ha creato un profilo su TikTok e un sito web con un blog, diversificando più forme di comunicazione.

“Credo sia necessario, per un docente e per un adulto, comprendere e accettare le nuove frontiere del linguaggio e delle sfere di apprendimento degli studenti, bombardati da tantissime informazioni. Se bene indirizzati, i ragazzi mostrano grande interesse anche per materie come la Matematica e la Fisica, spesso giudicate troppo frettolosamente come ostiche”. Followers, visualizzazioni, le interazioni con meme e stories, oltre alla lettura dei contenuti scritti gli stanno dando ragione. E così è arrivata la chiamata dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con la proposta di collaborare in veste di divulgatore e promotore per il progetto “What Next? Giovani che raccontano il futuro”. Grazie a questa iniziativa, ragazze e ragazzi tra i 16 e i 30 anni potranno immergersi per un giorno nel mondo della ricerca, visitando sedi e laboratori dell’INFN sparsi su tutto il territorio nazionale.

Ci sarà un’importante possibilità di confronto con scienziati e partecipanti durante l’evento di proiezione del corto e tutti gli interessati potranno interagire da vicino con il lavoro di un fisico delle particelle, partecipando e/o interagendo con il gruppo di lavoro. Tra i laboratori dell’INFN coinvolti la Puglia ne vanta due a Bari e Lecce: “Ho anche creato un nuovo gruppo facebook destinato a lezioni di ripasso per argomenti della maturità che lancerò live e in forma gratuita anche sul mio canale YouTube”. Al progetto collabora attivamente una piccola squadra: Nicola Savastio (social media), Michele Labruzzo (grafico), Giuseppe Pirro (opening editor): “Li ringrazio uno per uno. Il successo di Un quarto d’ora con il Prof è anche merito loro”, conclude Dedda.